Passi di danza ispirati alla poetica di Michele Sovente: a Pisa la prima extraregionale di «Specula» il 9 settembre
«È un omaggio alla immensa profondità di un poeta che, ahimé, è molto più conosciuto a livello nazionale e internazionale anziché in quei Campi Flegrei che gli diedero i natali. Una coreografia originale che ho scritto, su impulso del Tavolo Sovente promosso dall’amministrazione comunale di Monte di Procida per celebrare la figura del nostro letterato, e che, dopo l’anteprima rappresentata in occasione del Premio Napoli in Danza dello scorso luglio, viene performata a Pisa dai solisti della Fondazione Lyceum di Mara Fusco – Balletto di Napoli – il prossimo 9 settembre ai Giardini Scotto di Pisa».
Così il M° Antonio Colandrea, coreografo e direttore artistico del Premio Napoli in Danza, commenta il prestigioso riconoscimento che si accinge a raccogliere con un’opera scritta ad hoc per esaltare la figura del poeta e antropologo Michele Sovente, prematuramente scomparso undici anni fa.
Sovente, vincitore del Premio Viareggio, docente all’Accademia delle Belle Arti, a lungo collaboratore de Il Mattino, ha rappresentato una pietra miliare nella poesia moderna e nel multilinguismo, con una cospicua produzione di componimenti stesi in tre lingue: l’italiano, il latino e il dialetto di Cappella, la frazione di Monte di Procida in cui era nato e vissuto.
L’opera tersicorea scritta da Colandrea è ispirata proprio ad uno dei libri più profondi di Sovente, «Per Specula Aenigmatis», e si sviluppa su musiche di Fryderyk Chopin con passi di danza originali che rimandano al legame profondo con la terra vulcanica, con le viscere da cui emergono energie inimmaginabili nel conscio e che comunque spingono alla ricerca ancestrale della propria identità.