Non faccio mai polemiche. Io sono stata chiamata a dare il mio contributo alla Città. E lo faccio in silenzio.
Essere il primo Vicesindaco donna di Bacoli è per me innanzitutto un grande onore, un grande onere. Lo faccio senza risparmiarmi, perché la mia terra lo merita.
C’è chi ha avuto il coraggio di scrivere che nel nuovo PUC sia riuscita a fare modificare dei vincoli in località Centocamerelle, per agevolare nuove costruzioni edilizie su un terreno di proprietà della mia famiglia. È falso. È un modo di attaccare la mia persona e la mia moralità.
A Centocamerelle non si può costruire.
È il centro antico di Bacoli.
Centocamerelle già è stata devastata da
appartamenti sui tetti, dallo stravolgimento di prospetti storici, da interi volumi sospesi sul mare o addossati al sito archeologico che non è solo quello noto, ma è tutto il costone.
A Centocamerelle io ho il piacere di avere un frutteto. Ed un frutteto non può che rimanere frutteto con il PRG del 1976, con il Preliminare del PUC e con il Definitivo del PUC adottato.
A Centocamerelle il definitivo del PUC adottato ha solo aggiunto al vincolo archeologico una normativa ancora più stringente ricalcando il PSAI (uno strumento per lo più sconosciuto) che ci ricorda della fragilità del territorio e delle aree a rischio idrogeologico(aree in cui ricadono per lo più le UT1e le UT2a). Quindi, oltre a difendere dall’erosione quel poggio e oltre a piantare nuovi alberi non si può.
Non si poteva prima e non si può adesso ancora di più e grazie al nuovo PUC.
Con il nuovo PUC quel pezzo di città bellissimo non ha meno vincoli, ne avrà di più perché un fazzoletto di terreno alle spalle di una cortina edilizia piena di opere abusive, perpetrate per anni sotto occhi di chiunque, non può che rimanere un fazzoletto di terreno da difendere.
Non si può fare un parcheggio, non si può fare una villa al mare, non si può fare un bar o un ristorante.
Adesso torno a lavorare, in silenzio. Accanto al mio Sindaco, alla mia Giunta, ai dipendenti, a tutto il Consiglio Comunale ed ai Bacolesi.
Provo a fare la mia parte.
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