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Torregaveta.Ore 6.00, anche la casa dei Carannante sta cedendo sotto i colpi della ruspa .5 .4o. a Torregaveta stanno togliendo gli infissi dalla appartamento di Lello Cardamuro, mentre dall’altra parte si sta aspettamdo che si svegli Jessica la figlia di Pasquale, che ha i suoi tempi, grande rabbia tra i parenti per il fatto che si sia staccata l’acqua e la luce anche dall’appartamento della piccola (era stato richiesto di aspettare verso le 8 quando la piccola e’ abituata a svegliarsi elavarsi per poi portarla via.LA CRONACA Quando mancavano pochi minuti alle due una colonna composta da almeno una quindicina di mezzi e’ entrata in Torregaveta, 5 minuti di grida disperate si sono sentite poi il silenzio, non e’ possibile avvicinarsi, ma si e’ capito dai rumori che sono entrati un casa Cardamuro ed e’ impossibile avvicinarsi, i fratelli Cardamuro sono stati fatti uscire dalla casa e’ attualmente sono in un cellulare vicino alla casa.Alle 3 non avevano staccato la luce per la piccola Jessica, ancora in casa con la mamma.Presidiata dalle forze dell’ordine (Carabinieri) anche la casa dei Carannante nella traversa di Giulio Cesare, dalle notizie dei parenti si e’ saputo che hanno sfondato il muro del giardino esono wntrati in casa..A torregaveta e Fusaro sembra di essere in guerra centinaia di poliziotti e decine di mezzi anche corazzati che hanno travolto le auto e camion messe di traverso come birilli, tra l’altro a un operatore (sembra di Canale 21) e’ stato proibito di riprendere come in Russia 30 anni fa.Sono le 4.30 e le ruspe stanno cominciando ad abbattere le case, da Facebook dall’altra parte dal lato della chiesa un nostro amico che ha partecipato alla brutta nottata scrive :
Un blitz ben preparato, in ogni minimo dettaglio, e sono bastati pochi secondi, a Via Giulio Cesare e a Via Papinio Stazio a centinaia di carabinieri e poliziotti per vincere la resistenza di quanti all’una di notte erano stati allertati o spontaneamente sono riscesi in strada. Pochi minuti e cadeva anche la resistenza delle famiglie Cardamuro e Carannante. Dalle prime luci dell’alba le loro abitazioni verranno rase al suolo. Al di là del dramma per le famiglie, a cui rinnovo la mia totale vicinanza, e la perfetta operazione da parte delle forze dell’ordine, con qualche eccesso nei confronti di operatori dell’informazione e delle vittime degli abbattimenti, resta una notte allucinante a Bacoli. Augurare alle famiglie coinvolte di trovare le forze per ricominciare è l’unica cosa che si può dire loro la mattina del 20 dicembre. Ma restano impressa negli occhi le scene di una carica della polizia a cui tutti abbiamo risposto alzando le mani, come era giusto fare, e le urla degli agenti ad andare via. Urla che ancora, dopo quasi tre ore, ancora rimbombano. Era la mia prima esperienza di confronto con una forza così massiccia e così determinata. Ho ancora qualche dolore. Nulla in confronto al dramma che ho visto stanotte negli occhi di quelle donne, di quei ragazzi, di quegli uomini. Un Natale certamente triste
