Il giorno 25 novembre 2020 dalle ore 9:00 alle ore 13:00, è stato proclamato dalla O.S. USB uno sciopero di 4 ore (come pubblicato su eavsrl.it in data 20 novembre).
Durante l’orario di sciopero l’effettuazione delle corse è subordinata al numero di lavoratori aderenti allo sciopero.
ULTIME PARTENZE GARANTITE PRIMA DELLO SCIOPERO
— da Montesanto per
Torregaveta 07:41
Licola 08:00
— per Montesanto da
Torregaveta 07:54
Licola 07:56
I motivi della suddetta proclamazione sono:
Tutela della salute e sicurezza dei Lavoratori e della Collettività;
provvedimenti di prevenzione tardivi ed inadeguati, a fronte della nuova e già attesa diffusione pandemica, in particolare dei servizi scolastici e delle attività lavorative/produttive;
scarsa propensione ad investire realmente nella prevenzione del rischio di contagio;
vergognoso ritardo alla corresponsione delle somme dovute alla cassa integrazione in riferimento al lockdown febbraio/marzo 2020;
emanazione di un “quadro normativo” (Decreti, protocolli di intesa ecc) che definisce delle misure di prevenzione insufficienti e, spesso, poco chiare rispetto agli obblighi dei datori di lavoro;
assenza di un sistema di controllo efficace sull’attuazione degli obblighi di legge da parte delle aziende;
assenza delle deroghe normative necessarie alla distrazione di utilizzo dei veicoli M2 — M3 Classe 2 e 3 ai sensi dei DD.MM. 18 aprile 1977, 14 novembre 1997, 20 giugno 2003 e loro modificazioni ed integrazioni; nonché alla possibilità di riempimento all’80% dei veicoli M 2 – M3 Classe 2 per tutta la lunghezza della linea e non sulla specifica tratta;
assenza di misure a sostegno dei Lavoratori del TPL varate dal Governo; che si è mosso unicamente in favore delle aziende esercenti il Servizio Pubblico Locale prevedendo sia il finanziamento al 100% dei colT ispettivi (art. 92 c. 4-bis DL Cura Italia), sia un Fondo di 600 mln per il risarcimento mancati introiti (art. 200 DL Rilancio) ed ulteriori 300 mln. per il rafforzamento del servizio con acquisto e/o noleggio mezzi;
misure completamente disattese che hanno solo sottratto risorse per la garanzia dei livelli occupazionali e salariali agli addetti del settore;
assenza di una politica atta alla ripubblicizzazione dei servizi essenziali: mai come in questa drammatica fase di pandemia si è evidenziato l’importanza che i servizi pubblici essenziali tomino ad essere gestiti in modo diretto dall’ente pubblico e non da Aziende che mirano a pubblicizzare le perdite e privatizzare i profitti;
assenza di un piano nazionale della mobilità;
assenza di interventi strutturali che sappiano rispondere alle reali esigenze dei tenitori nella quantità, qualità e sicurezza del servizio.
I 2 precedenti scioperi nazionali proclamati dalla organizzazione USB hanno registrato percentuali di adesione dello 0,12% e dello 0,95%