Sarà una festa del primo maggio particolare, ma sono certo che l’ombra del Covid non oscurerà la sua importanza.
Nessun grande evento, se non a distanza, per ricordare le lotte e l’impegno per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
La pandemia non permetterà le tradizionali manifestazioni e purtroppo dovremo rinviare ad un futuro migliore le passeggiate e gli incontri conviviali.
Perchè è bene ricordare che l’emergenza è tuttora in atto e comportamenti sconsiderati avrebbero effetti devastanti.
Questo non toglie nulla però al significato di una festa che anzi, oggi più che mai, deve diventare un momento di ascolto e di riflessione.
In questo primo maggio è impossibile non pensare a coloro che, in queste settimane difficili, hanno svolto il proprio lavoro mettendo a rischio la propria vita.
Penso a medici e infermieri impegnati negli ospedali e sempre in prima linea contro questo terribile virus, a chi lavora per garantire i servizi essenziali, agli uomini impegnati nella raccolta differenziata, ai nostri vigili urbani e alle forze dell’ordine, che hanno vigilato sul rispetto delle norme e soprattutto hanno dato sicurezza e rassicurazioni ai cittadini.
È soprattutto il primo maggio di chi oggi non lavora, in attesa che le restrizioni alle attività economiche previste dal governo nazionale e provinciale siano riviste.
Questa sosta forzata ha avuto conseguenze davvero pesanti sulle imprese, grandi e piccole, i lavoratori dipendenti, le famiglie in generale.
È necessario mettere in grado tutti di ripartire al più presto, senza lasciare nessuno indietro.
La rinascita passerà innanzitutto per la capacità di offrire ad ognuno la possibilità di procurarsi i mezzi per sostenere sé e la propria famiglia.
Se vogliamo veramente che da questa crisi epocale si esca più forti di prima, sarà fondamentale costruire politiche del lavoro che restituiscano fiducia e liberino la capacità di osare che i montesi hanno sempre dimostrato di possedere.
Noi faremo la nostra parte.
Ieri abbiamo proceduto con l’avvio della gara per i lavori di messa in sicurezza del porto di acqua morta: un traguardo storico che si attende da oltre cento anni.
Tra poche settimane approveremo in consiglio comunale il nuovo piano urbanistico comunale che darà nuovo slancio alla nostra economia e nuovi orizzonti alle nostre velleità turistiche.
Non c’è modo migliore per celebrare il primo maggio che salutare una prospettiva concreta di nuovo lavoro, di nuova crescita.
Oltre la crisi.
I prossimi mesi ci diranno se con il buon senso e l’aiuto di tutti questo importante obiettivo sarà divenuto realtà.
Ce la faremo. Ne sono certo
Il sindaco di Monte di Procida Peppe Pugliese.