A Monte di Procida il culto all’Assunta fu introdotto, probabilmente nel XVII secolo, dalla chiesa di Napoli che finanziò la costruzione del primo nucleo del nostro edificio parrocchiale.
La devozione alla Vergine Assunta in cielo ebbe un maggiore impulso nel 700 grazie agli ordini monastici, che diffondendo studi e teorie sull’Assunzione avrebbero portato nel 1950, Papa Pio XII a proclamarne ufficialmente il dogma di fede.
In effetti, fu proprio dal 1700 in poi che la nostra chiesa fu sottoposta a modifiche, ampliamenti, abbellimenti e dotata della prima grande effigie dell’Assunzione DI Maria nella Pala , oggi conservata sull’altare della navata laterale; dal punto di vista liturgico vennero introdotti più riti in onore della Vergine Assunta.
L’attenzione al decoro dell’edificio parrocchiale, da parte dei fedeli e delle autorità ecclesiastiche in concomitanza con la crescita della devozione, continuò anche nel secolo successivo. Nel 1814 venne realizzata l’attuale la statua che oggi troneggia sull’altare maggiore, la stessa che, da quel momento in poi, viene portata in processione.
L’ originario sviluppo socio economico di Monte di Procida intorno a due risorse, ostili, quali il mare e la terra ha spinto la comunità Montese ad affidarsi,sempre più, alla Vergine Assunta quale protettrice del raccolto e dei marinai/emigranti. Testimonianza di tale affidamento sono gli ex-voto donati alla parrocchia in segno di riconoscenza per le grazie ricevute.
Lo stesso Inno all’Assunta cantato durante la novena e la solennità del 15 agosto è una preghiera in cui la comunità montese riconosce Maria come protettrice….”divina protettrice del monte procidano deh porgici la mano, elevaci, elevaci, elevaci con te”
Quante volte dall’inizio della quarantena questo inno ci risuona …lo sguardo è rivolto a lei, l’Assunta affinché interceda per porre fine alle sofferenze causate da questo male. Interpretando il sentimento della comunità credente montese, tre parroci di Monte di Procida hanno ritenuto opportuno celebrare una messa per consacrare la comunità a santa Maria Assunta in cielo; un’ evento straordinario della chiesa montese.
Nella chiesa madre, il 1 aprile 2020 si è tenuta la Santa messa con preghiera e rito di consacrazione, celebrata dai parroci, quali rappresentanti delle tre comunità parrocchiali e i cittadini rappresentati dal Sindaco.
Consacrare l’intera comunità a Maria significa identificarla come comunità di fratelli conformandola ai suoi insegnamenti, affidandola alla sua protezione.
Riconoscersi fratelli in Maria dal punto di vista pratico, non mette né toglie nulla al sentimento di solidarietà che da sempre ha animato la comunità montese; cosa cambia? Da figli il nostro punto di riferimento è Maria che accoglie nelle differenze, partecipa alle sofferenze, consola nella tristezza, soccorre nel pericolo.
Con il sostegno dello Spirito Santo, che anima la chiesa, ci impegniamo ad imitare Maria nel presente concreto della nostra storia; attraverso ognuno di noi la protezione di Maria passa dal piano spirituale a quello umano, se con responsabilità abbiamo cura del prossimo e del creato.
Allora possiamo esultare con voce unanime:
Nella celeste Sionne piena di canti e luci Dhe madre ci conduci a goder te e Gesù
Divina protettrice…
Maria Chiocca
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