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Avv. Armida Mancino: salute pubblica e buonsenso, note a margine della comunicazione del gruppo svoltiamo insieme

Cari amici, ieri è comparso un comunicato sul vostro sito, un comunicato politico e non amministrativo-istituzionale, in quanto firmato “svoltiamo insieme”, nel quale si ripete il solito schema che ormai abbiamo conosciuto in questi anni: si esalta il buon operato amministrativo, si liquidano le istanze dei cittadine come allarmistiche e si evidenzia che vi è necessità di una (cito) “corretta informazione dei cittadini dopo gli allarmismi e le ripetute denunce divulgate via facebook”.

Ripeto ancora in questa sede che né io né le persone con le quali regolarmente interloquisco contesta la legalità o la regolarità dell’azione amministrativa; poniamo semplicemente degli interrogativi in merito alla modalità della gestione della emergenza.

E’ vero, Torrefumo è una colmata composta da materiale vario, parrebbe essenzialmente da scarti di edilizia, i quali sono stati accumulati nell’area soprattutto tra fine anni 70 ed anni 80, residui di demolizioni e ristrutturazioni. Erano gli anni dei corsari dell’edilizia. Qualcuno con ingenuità, qualcuno con intento speculatorio ha creduto di poter gettare tra la costa e la scogliera praticamente di tutto, e addirittura pare che la cosa godesse del favore dei più, poiché in quel modo si proteggeva il costone e si guadagnava territorio.

La prima normativa organica specifica sull’amianto risale al 1992, anzi solo nel 1997 abbiamo una legge sul trattamento dei rifiuti (D lgs c.d. Ronchi, 22/97, che recepisce le normative comunitarie in materia di rifiuti urbani, rifiuti pericolosi ed imballaggi…eh si, la cattiva Europa, fonte di tutti i nostri mali!) e non al 1986 come riportato nel comunicato di svoltiamo insieme; al 1986, data alla quale fa riferimento il comunicato, risalgono le prime circolari ministeriali, cioè non fonti del diritto ma una sorta di “raccomandazioni” per intenderci, dove si comincia a parlare di come gestire l’amianto; chi ha voglia di capire l’argomento può agevolmente visionare la normativa su molti siti in rete, ad esempio sul sito assoamianto.it.

Ora, non è certo per fare le comunque doverose precisazioni tecnico giuridiche che intervengo, ma solo per palesare alla cittadinanza la mia personale crescente preoccupazione di fronte alla gestione sia della materia ambiente che del rapporto stesso con la cittadinanza da parte dell’amministrazione.

Ebbene, mi chiedo come mai da un lato si facciano le ordinanze per impedire l’utilizzo della plastica (benissimo!) e dall’altro non si agisca con la dovuta prudenza su temi delicati che coinvolgono necessariamente tutta la popolazione, come l’elettromagnetismo, dove è stato liquidato il lavoro di mesi delle associazioni e di professori universitari che si erano messi gratuitamente e con coscienza a disposizione di Monte di Procida, estendendo un regolamento solo dopo la concessione degli spazi per la posa delle antenne, che, ricordiamo, sono state installate sul municipio, cioè a ridosso di due scuole, mentre un’altra grande installazione è prevista in via torrione.

E ancora mi chiedo dove sia la tutela della salute pubblica quando si consente ai luna park la sistemazione in via panoramica, area densamente abitata dove si produce forte inquinamento acustico e luminoso, mentre ci sarebbero altre aree dove potere collocare le giostre in sicurezza.

Peraltro via panoramica vive da anni la interdizione di un lungo tratto di marciapiede, e mi chiedo come sia possibile organizzare in sicurezza qualunque tipo di evento sul posto, stante la pericolosità sia delle transenne in sé, e considerato che le persone sono costrette a camminare letteralmente in mezzo alla strada, strette tra le auto in sosta e le transenne stesse.

Tornando a noi, mi permetto di porre a porre a questa amministrazione qualche semplice domanda: l’intera area di Torrefumo è in sicurezza?

I tecnici possono garantirci che, tra un punto e l’altro di quelli campionati in fila che hanno restituito i valori di amianto superiori a quanto consentito dalla legge non c’è amianto?

Quando cominceranno i campionamenti sulle zone limitrofe a quelle contaminate, per capire fino a che punto l’inquinamento dei c.d. inerti da demolizione ha devastato il nostro territorio?

La prudenza (badate, parlo di PRUDENZA e non di legge) che da uomo della strada mi appartiene mi impone di chiedere a questa amministrazione comunale un provvedimento di interdizione dell’area ove insistono i siti contaminati.

Non lo chiedo per me, perché io ho già deciso di non frequentare l’area, ma per la tutela di quei cittadini, montesi e non, che non sanno, che magari non erano presenti in consiglio comunale, che magari si sono distratti, o che semplicemente non seguono la vita politica.

A proposito, come mai non ci sono più le videoriprese dei consigli comunali? Credo sia ora di stanziare due lire (perché non possiamo sempre pretendere tutto dai volontari) per istituire un servizio di trasparenza, con riprese audio e video, che permetta ai cittadini di seguire anche da lontano i consigli comunali.

Grazie.
Armida Mancino

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