MISENO. Intervista allo scrittore misenate Rino Costigliola per il suo romanzo “Foglie secche e funghi” di Mariangela Bazzarini
A volte un viaggio, un’avventura, ti cambia e arricchisce il modo di vedere le cose, le persone, il mondo. A volte si parte per un viaggio e ti ritrovi davanti una guerra e la attraversi, la tocchi con mano, la respiri e ne senti il suo fetido puzzo. Sì, ti cambia la vita, ti ruba la giovinezza, ti turba l’anima dal profondo, e nei tuoi occhi cristallizzi tutti i tuoi sogni, le aspirazioni e il futuro, se mai ce ne sarà uno! Il romanzo si incentra sulla storia di Federico, un giovane come tanti altri e la sua famiglia di contadini di un piccolo paese, uguale a tanti altri. In quel turbinio di eventi, Federico scopre la vita in tutte le sue pieghe. Bisogna combattere e cercar di portare a casa la pelle, essere cinici, pratici, furbi e anche cattivi, a volte. Ma i sentimenti veri, quelli che sono il sale della vita, quelli non scompaiono; amicizia, amore, dolore, rabbia, solidarietà, sono loro che ti fanno sentire ancora umano. Era un giovane esuberante, era un ragazzo. Ritornò uomo, disilluso, un po’ sconfitto, ma pronto a ricominciare e a prendersi ciò che la guerra gli aveva sottratto.
Foglie secche e funghi. Una vita così
by Rino Costigliola
pubblicato da EBS Print