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30 anni dopo: la strage dei marinai della “Lucina”, un dolore che non si dimentica. Domenica 7 luglio la Celebrazione Eucaristica

Sono trascorsi trent’anni da quel tragico giorno del 7 luglio 1994, quando un commando di terroristi islamici salì a bordo della motonave Lucina, ormeggiata nel porto algerino di Djendjen, e trucidò l’intero equipaggio, sette marinai italiani. Tra loro, tre marittimi di Monte di Procida: il comandante Salvatore Scotto di Perta, gli ufficiali Antonio Scotto Lavina e Antonio Schiano di Cola. Insieme a loro persero la vita il direttore di macchina Gerardo Esposito di Procida, Domenico Schillaci di Porto Empedocle; Andrea Maltese di Trapani e Gerardo Russo di Torre del Greco.

La notizia della strage scosse profondamente l’Italia ed il mondo intero. Questi uomini, padri, figli e fratelli, stavano semplicemente svolgendo il loro lavoro a bordo della nave noleggiata dalla semoleria sarda di Massimo Cellino, partita da Cagliari con un carico di semola. Il loro sacrificio, frutto di un atto di terrorismo ingiustificato e brutale, ha lasciato un vuoto incolmabile nelle loro famiglie e nell’intera comunità.

Il dolore e la disperazione dei familiari furono strazianti. In un istante, senza preavviso e senza poter dare un ultimo saluto, videro le loro vite spezzarsi. L’angoscia era amplificata dalla brutalità dell’accaduto: i loro cari erano stati uccisi selvaggiamente, solo perché italiani e impegnati nel loro lavoro.

In questi trent’anni, Monte di Procida non ha mai dimenticato i suoi tre figli. Ogni 7 luglio, il paese si stringe attorno alle famiglie delle vittime per commemorare il loro ricordo. La memoria dei sette marittimi è mantenuta viva anche attraverso iniziative come l’intitolazione dello spiazzale di Acquamorta, ora chiamato “Largo VII Luglio“.

Domenica 7 luglio 2024, alle ore 8:00, nella Parrocchia Santa Maria Assunta in Cielo si terrà la CELEBRAZIONE EUCARISTICA presieduta dal parroco Don Gianni Illiano.

La cittadinanza è invitata a partecipare con una preghiera o un pensiero, perché commemorare il trentennale di questa strage significa onorare la memoria delle vittime e riconoscere il dolore senza fine delle loro famiglie e di tutta la nostra comunità. È un momento per riflettere sulle conseguenze del terrorismo e rinnovare il nostro impegno contro ogni forma di violenza. Questa commemorazione serve anche a mantenere viva la consapevolezza storica, educando le nuove generazioni e promuovendo valori di pace, giustizia e solidarietà. È un’occasione per unire la nostra comunità nel ricordo, sostenere chi ha sofferto la perdita ed ispirare azioni concrete verso un futuro più pacifico. Commemorare significa utilizzare la memoria di questa tragedia non solo per guardare al passato, ma per informare il presente e costruire un domani migliore, libero da simili atti di barbarie.

I sette marittimi della motonave Lucina non saranno mai dimenticati. Il loro ricordo continuerà a vivere nei cuori di chi li ha amati e di tutti coloro che credono in un mondo libero dalla violenza e dall’odio.

In ricordo dei marinai della Lucina:

1. Comandante Salvatore Scotto di Perta, detto “Luciano”, 34 anni, di Monte di Procida
2. Direttore di macchina Gerardo Esposito, 48 anni, di Procida
3. Primo ufficiale Antonio Scotto Lavina, 49 anni, di Monte di Procida
4. Secondo ufficiale Antonio Schiano di Cola, 40 anni, di Monte di Procida
5. Marinaio Domenico Schillaci, 24 anni, di Porto Empedocle
6. Marinaio Andrea Maltese, 38 anni, di Trapani
7. Mozzo Gerardo Russo, 27 anni, di Torre del Greco

 

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