La consigliera Teresa Coppola, esponente del gruppo “Per Monte di Procida“, ha espresso forti preoccupazioni riguardo al bilancio di previsione 2025 del comune. In un comunicato stampa dettagliato, Coppola ha evidenziato diverse criticità che, a suo avviso, penalizzerebbero i cittadini montesi.
Ecco il testo integrale del comunicato stampa di Teresa Coppola:
COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO “PER MONTE DI PROCIDA” IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE
Cari concittadini, il bilancio di previsione è un atto importantissimo, dove la politica traduce le promesse in azioni. E’ un atto da adottare subito, all’inizio dell’anno, dove si programma il quotidiano e il futuro del paese. Questi concetti sono l’abc per amministratori che negli anni si sono già occupati proprio di questo argomento. Ebbene, con sorpresa e dispiacere, ho dovuto constatare anche per questa amministrazione, come per l’ultima fase della precedente, due cose: la distanza dal mio modo di intendere la politica, a servizio dei cittadini, e l’enorme ritardo nell’adozione del bilancio.
Il bilancio che sarà sottoposto al Consiglio comunale è un documento ridotto all’essenziale, quasi un “bilancio tecnico”, senza scelte programmatiche su investimenti e gestione, doverose per chi è al governo della città. Le conseguenze delle poche scelte fatte e di quelle mancate ricadranno negativamente sui cittadini. Provo a fare qualche esempio.
- I costi per i servizi affidati a soggetti esterni sono lievitati in modo abnorme e incontrollato, senza che vi sia chiarezza nei possibili ritorni in termini di servizi per i cittadini.
- Mancano interventi risolutivi di problemi molto sentiti, come ad esempio per Torrefumo. Tutti, amministrazione e le minoranze, a parole siamo d’accordo sulla necessità di riaprirla, ma nel bilancio non è stato previsto nemmeno un euro per renderla subito fruibile. Come sarà possibile riaprirla? Spero almeno che si riesca in seguito a destinare le somme economiche dell’avanzo di gestione, per una soluzione anche temporanea.
- I bisogni delle fasce deboli sono stati molto trascurati. Le risorse in bilancio sono appena sufficienti a coprire le necessità fino a giugno, come si può verificare dalle richieste a protocollo. Ai progetti per i disabili, grazie al cospicuo (30 mila euro circa) contributo dello Stato, saranno destinati circa 50 mila euro. Tuttavia il DUP (Documento Unico di Programmazione) non fornisce informazioni chiare su come verranno spesi questi fondi. È altrettanto preoccupante constatare che il capitolo dedicato alla tutela dei minori al momento non è neppure sufficientemente coperto per arrivare a luglio 2025.
- Per quanto riguarda le entrate, ricordo bene come fino allo scorso anno si diceva pubblicamente che il “Comune era ricco, che le tasse comunali potevano essere ridotte, in particolare l’aliquota IRPEF”. Oggi nulla si è fatto e quelle parole non fanno più scandalo. E dove si applicano le medesime tariffe o sembrano diminuite, come quelle su Acquamorta, sembra il gioco delle tre carte: prima vengono restituiti dei soldi, poi ripresi attraverso la prelazione (senza contare la mancanza di chiarezza sui criteri di assegnazione dei posti liberi, su cui attendo ancora risposte).
- L’assenza di una programmazione è evidente. Un esempio su tutti: la gara per l’affidamento del verde pubblico, scaduta a fine novembre, e ancora in attesa di un nuovo bando.
Mi chiedo: per redigere un bilancio di questo tipo, ci è voluto tanto tempo?
Per mia esperienza, è un bilancio che avrà bisogno di numerosi correttivi nel corso del 2025.
Negli anni che ho trascorso in consiglio comunale ricordo bene le contestazioni e le critiche da parte di chi oggi amministra il Paese. Quando arrivava la diffida del Prefetto o quando il parere del revisore non arrivava in tempo, si agitavano le bandiere dell’incapacità. Ora ci troviamo nella medesima situazione. Erano, quindi, critiche solo strumentali? Si tratta di impreparazione oppure di scarso impegno e assenza di programmazione?
Devo sottolineare che non avrei mai pensato che i tempi di presentazione potessero slittare così tanto per un atto necessario e così importante, tanto che, mio malgrado, ho pianificato miei impegni con tempistiche che purtroppo non mi permetteranno di partecipare alla seduta del consiglio.
All’inizio della consiliatura come Gruppo, sempre nell’ottica del bene comune, ci siamo impegnati in modo costruttivo a dare tempo alla nuova amministrazione. Ma con quali risultati? La collaborazione non può essere intesa a senso unico.
Colgo, in proposito, l’occasione per sollecitare la fruizione di Acquamorta, che per il progetto PNRR “Interventi di rigenerazione della passeggiata naturalistica” dovrebbe restare ferma per i prossimi 210 giorni, proprio nel periodo estivo in cui è maggiormente utilizzata.
Volendo restare ottimista, mi auguro davvero che arriveranno proposte e chiarimenti in merito alle mie perplessità, in particolare dagli amministratori più esperti, dai quali sicuramente ci si attendeva un maggior contributo di idee e di energie, per trovare concrete soluzioni a problemi che dichiaravano da tempo di ben conoscere.
Consigliere Teresa Coppola
