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Apprendisti Ciceroni crescono: il Liceo Seneca protagonista alle Giornate FAI 2025, alla scoperta del Colombario del Fusaro

 

Un fine settimana all’insegna della cultura e della riscoperta del nostro patrimonio archeologico locale ha visto protagonisti gli studenti del Liceo Seneca di Bacoli, che nella giornata di domenica 23 marzo hanno vestito i panni di “Apprendisti Ciceroni” in occasione delle Giornate FAI di Primavera 2025. Un’esperienza che ha permesso loro di mettere in pratica le competenze acquisite durante il percorso PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), guidando i numerosi visitatori alla scoperta del Colombario del Fusaro.

Il Colombario, situato al Fusaro tra il bivio di Viale Vanvitelli e Via Virgilio, rappresenta un’importante testimonianza storica dell’epoca romana. Questo sito archeologico, a pochi passi dalla celebre Casina Vanvitelliana e dal complesso termale di Baia, comprende una serie di ambienti al livello stradale e un suggestivo edificio ipogeo di tipo colombario.

La storia di questo monumento è affascinante quanto tormentata: scoperto tra il 1840 e il 1841 dal Regio Architetto Carlo Bonucci, che ne diede notizia con una lettera a Ferdinando II di Borbone, il sito ha conosciuto alterne vicende. Abbandonato per lungo tempo all’incuria, utilizzato persino come arsenale e discarica, il Colombario è “scomparso” e “riapparso” più volte nel corso degli anni, fino alla costruzione di un parco condominiale con palazzine residenziali negli anni ’50. Solo grazie a una donazione al Comune di Bacoli, che nel 1979 avviò un progetto di recupero e riqualificazione, l’area è stata preservata e valorizzata.

Gli studenti delle classi 3A e 3C del Liceo Seneca hanno accolto i visitatori raccontando con competenza e passione le peculiarità di questa necropoli. Grazie alla loro preparazione, i giovani ciceroni hanno illustrato le caratteristiche architettoniche del Colombario dalla conformazione atipica: non la consueta pianta rettangolare, ma una forma circolare con copertura a cupola e pareti in opera laterizia, intervallate da quattro arconi rientranti con nicchie per le olle cinerarie.

È stata un’esperienza formativa straordinaria“, racconta uno degli studenti partecipanti. “Abbiamo studiato a fondo la storia del sito per poterla trasmettere ai visitatori, e vedere il loro interesse e la loro curiosità è stato molto gratificante“.

I visitatori hanno potuto ammirare la camera funeraria principale, con la cella dal diametro di 5,72 metri e la volta in mattoni illuminata da un’apertura rotonda al centro della copertura. Particolare interesse ha suscitato la presenza delle 56 deposizioni complessive all’interno della camera circolare.

L’apertura del Colombario del Fusaro si inserisce nel più ampio contesto delle Giornate FAI di Primavera, che quest’anno hanno celebrato la loro 33ª edizione coincidente con il cinquantenario della nascita del FAI. Un traguardo importante, festeggiato con l’apertura di 750 luoghi speciali in tutta Italia, molti dei quali normalmente inaccessibili o poco conosciuti.

Per i giovani studenti del Liceo Seneca, questa esperienza ha rappresentato un’opportunità di formazione, ma anche un modo per sentirsi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della nostra comunità, contribuendo attivamente alla valorizzazione del territorio. Il PCTO svolto dagli studenti ha così raggiunto il suo obiettivo principale: fornire competenze pratiche e trasversali come il problem solving, il lavoro di squadra, la comunicazione e la responsabilità personale, attraverso un’esperienza diretta e significativa.

L’iniziativa ha dimostrato ancora una volta come la collaborazione tra scuola, istituzioni e associazioni culturali possa generare esperienze educative di grande valore, capaci di coinvolgere i giovani nella tutela e nella promozione del patrimonio storico e archeologico locale. Un doveroso ringraziamento va ai docenti del Liceo Seneca che, con dedizione e professionalità, hanno guidato gli studenti in questo percorso formativo, preparandoli adeguatamente e supportandoli durante tutto l’evento. Il loro impegno costante, la capacità di trasmettere non solo conoscenze ma anche passione per il patrimonio culturale, e la paziente supervisione hanno contribuito in modo determinante al successo dell’iniziativa, dimostrando ancora una volta come il ruolo educativo degli insegnanti sia fondamentale nella formazione di cittadini consapevoli e attivi nella tutela del bene comune.

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