La Guardia di Finanza di Napoli ha condotto un’importante operazione di contrasto all’abbandono illecito di rifiuti nel territorio di Bacoli, sequestrando una discarica abusiva contenente oltre 15 tonnellate di materiali pericolosi e non pericolosi.
L’intervento si inserisce nell’ambito delle direttive impartite dal Prefetto di Napoli, Dr. Michele di Bari, che durante il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ha disposto un’intensificazione dei controlli nella provincia napoletana per contrastare il fenomeno dello smaltimento illecito di rifiuti.
I militari della Tenenza di Baia, durante un normale controllo del territorio, hanno fermato un veicolo “Apecar50” carico di rifiuti speciali. Il mezzo è risultato immediatamente irregolare: privo di autorizzazioni per il trasporto di rifiuti, senza documentazione attestante provenienza e destinazione dei materiali trasportati, senza assicurazione e revisione. Come se non bastasse, il conducente era sprovvisto di patente di guida.
A seguito dell’identificazione del conducente, i finanzieri hanno effettuato una perquisizione presso la sua abitazione, scoprendo nel giardino una vera e propria discarica abusiva. L’area, utilizzata in totale spregio delle norme di sicurezza igienico-ambientali, conteneva rifiuti di ogni genere, molti dei quali altamente pericolosi per l’ambiente e la salute pubblica.
L’esame dettagliato del materiale stoccato ha rivelato la presenza di:
– Pezzi di amianto
– Trasformatori e condensatori di frigoriferi e climatizzatori
– Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
– Pneumatici fuori uso
– Batterie esauste
– Mattoni di risulta
– Cavi di rame
L’intero sito è stato posto sotto sequestro, così come il veicolo utilizzato per il trasporto illecito. Il responsabile è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria con diverse contestazioni:
– Violazioni ambientali previste dal Testo Unico Ambientale
– Guida senza patente, aggravata dalla recidiva
L’intervento sottolinea l’importanza della vigilanza costante sul territorio per prevenire e contrastare i reati ambientali. La presenza di materiali come l’amianto e componenti di elettrodomestici rappresenta un grave rischio per l’ecosistema locale e per la salute dei cittadini.
