Ieri, 17 dicembre 2024, il Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, è intervenuto al convegno “La cultura della legalità – I rischi della rete e sicurezza dei minori in ambito digitale alla luce del Decreto Caivano e il recupero ambientale di strutture pubbliche per i minori”, organizzato dal Comune di Monte di Procida in collaborazione con l’Autorità Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Campania.
L’evento ha riunito istituzioni, esperti e comunità locale con l’obiettivo di discutere le sfide educative e sociali che coinvolgono i giovani, tra i pericoli della rete e la necessità di rigenerare il tessuto sociale attraverso la cultura della legalità.
Nel suo discorso, Michele Di Bari ha sottolineato l’importanza di una visione comunitaria condivisa per affrontare le sfide educative e culturali che caratterizzano la società odierna. Ha evidenziato come il richiamo alla legalità non sia un tema nuovo, ma un percorso culturale necessario e mai concluso, che deve essere continuamente rafforzato da istituzioni, famiglie, scuole ed associazioni.
“Non siamo all’anno zero” ha dichiarato il prefetto. “La grande attenzione che vediamo oggi è la testimonianza di una comunità impegnata, che crede fermamente nella possibilità di accompagnare i ragazzi nel loro percorso di crescita”.
Di Bari ha ribadito che viviamo in una società sempre più asimmetrica, dove le identità sono spesso in crisi e la mancanza di legami solidi rischia di generare isolamento e conflitti. Ha quindi esortato tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni al volontariato, a impegnarsi per guidare i giovani attraverso un’educazione che tenga conto delle complessità attuali.
Uno dei temi centrali dell’intervento è stato il pericolo rappresentato dalla rete per i minori, soprattutto in relazione a fenomeni come cyberbullismo e comportamenti violenti. Il Prefetto ha definito la situazione attuale una “emergenza educativa”, in cui l’abbassamento dei valori e il degrado culturale si traducono in episodi sempre più gravi e precoci di violenza tra adolescenti.
Ha citato il Decreto Caivano come uno strumento normativo che offre linee guida per intervenire sia sull’educazione personale dei ragazzi sia sul contesto ambientale, ponendo particolare enfasi sul recupero delle periferie. “Trasformare il degrado in opportunità non è semplice”, ha detto Di Bari, “ma è essenziale per garantire un futuro migliore alle nuove generazioni”.
Un messaggio forte è stato rivolto alle comunità locali, che il prefetto ha descritto come “luoghi di memoria e visione”. Secondo Di Bari, solo recuperando il senso di appartenenza e identità sarà possibile costruire una società più giusta e solidale. Ha invitato tutti a “fare squadra”, mettendo in campo iniziative concrete per rispondere ai bisogni educativi e sociali degli adolescenti.
“Ogni piccola comunità può sbocciare in una primavera”, ha concluso, “se riesce a guidare con fermezza ed etica le sfide che il presente ci pone davanti”.
L’iniziativa del comune di Monte di Procida rappresenta uno degli sforzi congiunti della Regione Campania per affrontare i problemi che affliggono i giovani, dalla mancanza di valori alla diffusione di fenomeni pericolosi legati al digitale.
Come sottolineato dal Prefetto, è solo un primo passo, ma “un buon tassello per costruire un futuro migliore”, attraverso un dialogo costante e azioni coordinate tra tutti gli attori coinvolti.
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