Le Memorie del comandante, patrocinato tra gli altri dal Parlamento Europeo e dalla DG Educazione, Ricerca e Istituti culturali del Ministero della Cultura, è l’evento annuale dedicato a Plinio il Vecchio, di cui si è recentemente celebrato il Bimillenario. Il tema scelto quest’anno dal Comitato scientifico è legato ai paesaggi antichi e alla tutela dell’ambiente, argomento quanto mai attuale e a cui Plinio, sebbene in forme diverse da quelle contemporanee, era particolarmente legato.
L’evento, alla quarta edizione, rientra nel più ampio programma di interventi promossi su tutto il territorio nazionale dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei Duemila Anni dalla Nascita di Plinio il Vecchio, istituito dal Ministero della Cultura. Coordinato dall’archeologo e scrittore Alessandro Luciano, sarà ospitato a Bacoli, al Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università Federico II, al Museo delle arti sanitarie di Napoli e a San Sebastiano al Vesuvio.
La quattro giorni, ad ingresso libero, si articolerà in un ciclo di conferenze, piccole mostre e visite guidate, nonché in suggestive rievocazioni storiche coordinate da Giuseppe Serroni de I sedili di Napoli. Gli interventi, partendo dalla lettura della Naturalis Historia, spazieranno dall’archeologia al mondo delle scienze naturali, fino a proporre riflessioni sul mondo contemporaneo.
La Naturalis Historia – Un’opera erudita e ricca di materiali, tanto varia quanto la natura stessa (Plinio il Giovane) – è il trattato sulla natura più vario e ricco che l’Antichità ci abbia restituito, nonché l’unico testo sopravvissuto del suo autore. È proprio questo testo a fornirci i principali spunti sullo “spirito ambientalista” del suo autore. L’ambientalismo è un tema molto sentito ai giorni nostri, e ricercarlo alle radici della cultura nazionale ed europea può rappresentare uno stimolo per trovare nuove motivazioni e soluzioni pratiche per salvaguardare il nostro territorio.
Il convegno si articolerà nelle seguenti Sessioni:
– 13 Dicembre – Sessione I. Dal porto di Miseno ai paesaggi marittimi;
– 14 Dicembre – Sessione II. Ricerche dell’Accademia di storia dell’arte sanitaria – Sessione III. Ambiente e paesaggi romani nell’archeologia e nell’arte;
– 16 Dicembre – Sessione IV. Rispetto della natura e studi naturalistici tra Antichità e XXI secolo; Sessione V. Vulcanologia e trasformazioni geomorfologiche in area vesuviana.
Il Comitato scientifico, di elevata professionalità, è così composto: Piergiulio Cappelletti (Direttore Centro Musei), Gennaro Rispoli (direttore Museo Arti Sanitarie), Massimiliano Mondelli (Presidente Accademia Pliniana), Luca Levrini (Presidente Bimillenario Pliniano), Mariano Nuzzo (Soprintendente ABAP Napoli), Daisy Dunn (storica), Anja Wolkenhauer (University of Tübingen), Lucia Borrelli (direttrice Museo di Antropologia, Centro Musei), Gaspare Baggieri (Accademia Arti Sanitarie di Roma), Roberto Serpieri (Università Vanvitelli), Giuseppe Rolandi (Federico II), Maria Lucia Siragusa (già direttrice BUN), Maria Teresa Moccia Di Fraia (Rotta di Enea), Luisa Milo (Preside Liceo Matilde Serao), Andrea Paduano (Presidente Stabiae 79AD), Pasquale D’Anna (Passione Astronomia).
Questo il programma della giornata inaugurale, il 13 DICEMBRE, presso la Biblioteca Plinio il Vecchio di Bacoli, Villa Cerillo a partire dalle ore 16:30:
– Saluti e apertura dei lavori Josi Gerardo Della Ragione, Sindaco di Bacoli
Mauro Cucco, Assessore alla cultura
Alessandro Luciano, curatore del Convegno
Mauro Cucco, Assessore alla cultura
Alessandro Luciano, curatore del Convegno
17:00 – Presentazione della Rivista di Studi Pliniani (nn. 2-3), Valtrend editore
17:15 – Nuova acquisizione della Biblioteca: Andrea de Jorio, Guida di Pozzuoli e contorni col suo atlante, Stamperia francese, 1830
Sessione I. Dal porto di Miseno ai paesaggi marittimi. Modera Mariano Scotto Di Vetta
17:30 – Simona Formola, La rada di Misenum. Ricognizione del cumulo archeologico e progetto di recupero
18:00 – Domenico Carro, O mare, o litus! Vista sul mare sotto l’ottica pliniana
18:30 – Guido Villani, Specie alloctone nell’area flegrea