Domenica 27 ottobre, si torna all’ora solare, spostando le lancette dell’orologio un’ora indietro. Questo cambiamento, che avviene ogni anno nell’ultimo weekend di ottobre, offre l’opportunità di guadagnare un’ora di sonno, ma solleva anche interrogativi sui reali risparmi energetici e sui benefici ambientali.
Il passaggio dall’ora legale a quella solare avverrà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, precisamente alle ore 3:00. Questo significa che le giornate diventeranno più brevi, con il buio che calerà prima nel pomeriggio. Ma, si guadagnerà un’ora di luce al mattino, il che può incentivare attività all’aperto nelle prime ore del giorno.
Secondo le stime di Terna, l’ente gestore della rete elettrica italiana, l’ora legale ha portato a un risparmio di oltre 75 milioni di euro in sette mesi grazie a una riduzione dei consumi energetici pari a 340 milioni di kWh. Questo equivale a evitare l’emissione di circa 160.000 tonnellate di CO2 nell’atmosfera.
Però, il ritorno all’ora solare potrebbe comportare un aumento dei consumi energetici durante i mesi invernali. Alcuni esperti suggeriscono che mantenere l’ora legale tutto l’anno potrebbe generare risparmi ancora maggiori, stimati in circa 204 milioni di euro all’anno e una significativa riduzione delle emissioni nocive.
Oltre ai risparmi economici, il passaggio all’ora legale e la sua possibile adozione permanente potrebbero avere effetti positivi sull’ambiente e sulla salute pubblica. La riduzione delle emissioni nocive e il miglioramento della qualità della vita sono tra i principali vantaggi sottolineati da esperti nel campo della medicina ambientale. Inoltre, mantenere l’ora legale tutto l’anno potrebbe favorire uno stile di vita più attivo e sociale, incoraggiando le persone a partecipare a eventi all’aperto anche nei mesi invernali.