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L’isola che non ci sta: Procida sfida Schlein e De Luca sui diritti fondamentali

Procida alza la voce: sanità e trasporti al centro della protesta

In occasione della Festa dell’Unità a Procida, prevista per oggi 31 agosto 2024, la piccola isola flegrea si è trasformata in un palcoscenico di dibattito politico e protesta civile. L’evento, che vede la partecipazione della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, e del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha acceso i riflettori su due questioni cruciali per la comunità isolana: il diritto alla salute e l’efficienza dei trasporti marittimi.

Il comitato “L’ospedale non si tocca“, un’organizzazione no-profit nata per difendere l’Ospedale di Procida e tutelare il diritto alla salute degli isolani, ha organizzato una manifestazione di protesta singolare e significativa. Un corteo di barche è partito dal borgo della Chiaiolella per raggiungere il porto commerciale di Marina Grande, simboleggiando la determinazione dei procidani nel far sentire la propria voce.

Il comitato, espressione di tutti gli strati sociali dell’isola, si batte per una riforma sanitaria che tenga conto delle peculiarità e dei bisogni specifici di Procida. Richiamando l’articolo 32 della Costituzione Italiana, che sancisce la tutela della salute come diritto fondamentale, il comitato sottolinea l’obbligo dello Stato di promuovere iniziative che garantiscano il benessere psico-fisico e sociale dei cittadini.

Una delegazione del comitato ha consegnato una lettera alla segretaria Schlein, documento che rappresenta un vero e proprio grido d’allarme. Nel testo, vengono evidenziate le criticità che affliggono quotidianamente i cittadini di Procida:

1. Trasporti marittimi inadeguati: Le tratte sono insufficienti, i costi proibitivi e i servizi spesso non all’altezza delle esigenze della comunità. Questa situazione impatta negativamente sulla vita di studenti, lavoratori e anziani, creando una vera e propria emergenza sociale.

2. Sanità pubblica in crisi: L’ospedale è stato ridotto ai minimi termini, manca personale e il distretto sanitario è stato svuotato. Molti cittadini sono costretti a rivolgersi a strutture private, sostenendo costi elevati.

La lettera non si limita ad elencare i problemi, ma chiede interventi concreti e immediati:

– Un piano di potenziamento dei trasporti marittimi che garantisca collegamenti efficienti e accessibili.
– Una riforma del sistema sanitario che metta al centro la persona, con investimenti in strutture, personale e tecnologie.

Il comitato sottolinea come ogni giorno di ritardo nell’affrontare queste questioni si traduca in una perdita di fiducia nelle istituzioni e in un peggioramento della qualità della vita degli isolani.

La protesta di Procida va chiaramente oltre le rivendicazioni locali, toccando temi di rilevanza nazionale. Il diritto alla salute e la mobilità efficiente sono pilastri fondamentali per qualsiasi comunità, ma assumono un’importanza ancora maggiore in un contesto insulare.

L’iniziativa del comitato “L’ospedale non si tocca” dimostra come la partecipazione attiva dei cittadini possa portare all’attenzione della politica nazionale problematiche spesso trascurate. La presenza di figure di spicco come Schlein e De Luca offre un’opportunità unica per trasformare queste richieste in azioni concrete.

Il futuro di Procida, come sottolineato nella lettera, dipende dalle scelte che verranno fatte oggi. La speranza è che questo incontro possa segnare l’inizio di un dialogo costruttivo tra la comunità isolana e le istituzioni, portando a soluzioni efficaci per migliorare la vita quotidiana dei procidani.

La Festa dell’Unità a Procida si è così trasformata in un momento di riflessione non solo sulle dinamiche interne al Partito Democratico, ma soprattutto sulle reali necessità di una comunità che chiede risposte concrete e un impegno attivo per il miglioramento della propria qualità della vita.

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