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Tragedia di Monteforte Irpino: una ferita aperta nella memoria di Pozzuoli. Undici anni di dolore e ricordo

Oggi, 28 luglio 2024, sono trascorsi undici anni dalla tragica scomparsa di 40 persone nell’incidente stradale che scosse profondamente la comunità di Pozzuoli e l’intera nazione. L’incidente avvenne sul viadotto Acqualonga, lungo l’autostrada A16, e rimane uno dei più gravi disastri stradali nella storia italiana.

La sera del 28 luglio 2013, un autobus Volvo B12, trasportava un gruppo di pellegrini Puteolani di ritorno da Pietralcina, luogo di culto di San Pio. Durante il tragitto, il bus ha subito un guasto al sistema di trasmissione, che ha portato alla perdita dei freni. L’autobus ha quindi sfondato un guardrail e si è schiantato in un dirupo, precipitando da un’altezza di circa 30 metri. A bordo c’erano 48 passeggeri, di cui 40 hanno perso la vita, mentre 8 sono rimasti feriti.

Le vittime erano principalmente gruppi di amici e famiglie, molti dei quali provenivano da Pozzuoli. I soccorsi sono stati tempestivi, ma la gravità dell’incidente ha reso difficile il salvataggio. I funerali di Stato per le prime 38 vittime si sono tenuti il 31 luglio 2013 a Pozzuoli, con la partecipazione delle massime autorità dello Stato.

Le indagini hanno rivelato che il guasto meccanico dell’autobus e la scarsa manutenzione del veicolo erano le cause principali dell’incidente. Il bus, immatricolato nel 1985, aveva percorso oltre 800.000 km e non era stato sottoposto a revisione. Inoltre, le barriere di protezione del viadotto non erano in grado di reggere l’impatto a causa della corrosione causata dal sale utilizzato per il ghiaccio.

Nel maggio 2016, 15 persone sono state incriminate in relazione all’incidente, tra cui dirigenti di Autostrade per l’Italia (Aspi) e della ditta di trasporti. Nel gennaio 2019, il titolare della ditta di trasporti è stato condannato a 12 anni di reclusione per le pessime condizioni del bus.

Nel 2023, la Corte d’Appello di Napoli ha condannato l’amministratore delegato di Aspi, a sei anni di carcere, insieme ad altri dirigenti. Le pene variavano da tre a sei anni a seconda del ruolo e della responsabilità di ciascun imputato.

La tragedia di Monteforte Irpino non deve essere dimenticata. Essa rappresenta una perdita incommensurabile per le famiglie coinvolte, ma anche un monito per il miglioramento della sicurezza stradale in Italia.

Ogni anno, il 28 luglio, la comunità di Pozzuoli e Monteforte Irpino si riunisce per commemorare le vittime e riflettere sulle lezioni apprese da questa tragedia.

La memoria delle vittime deve rimanere viva, affinché il dolore e la sofferenza di quel giorno possano servire a costruire un futuro più sicuro per tutti.

Il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni ha espresso con toccante intensità il dolore e il ricordo della tragedia di Monteforte Irpino. Il suo post, scritto su Facebook in occasione dell’undicesimo anniversario, è un commovente tributo alle 40 vittime che hanno perso la vita quel tragico 28 luglio 2013.

Manzoni sottolinea come questa tragedia abbia lasciato una ferita profonda nella comunità di Pozzuoli, una ferita che il tempo non può completamente guarire. Il suo messaggio, pieno di empatia e solidarietà, mette in luce l’importanza di mantenere vivo il ricordo delle vittime attraverso momenti di raccoglimento e celebrazioni come la messa al Giardino della Memoria di Monteforte Irpino e l’incontro a “La Scala”, in Piazzale del Ricordo a Pozzuoli.

Il sindaco ricorda che, nonostante il dolore, il sorriso, la gentilezza e l’amore delle vittime continueranno a vivere nei cuori di coloro che le hanno conosciute. Manzoni utilizza parole che evocano la fragilità della vita e l’importanza di apprezzare ogni momento trascorso con i propri cari, evidenziando come la tragedia abbia insegnato alla comunità il valore del sostegno reciproco nei momenti difficili.

Il suo impegno a non dimenticare ciò che è accaduto e a mantenere vivo il ricordo delle vittime è un messaggio di speranza e resilienza, che invita la comunità a trovare conforto nella memoria condivisa e nella solidarietà. Le sue parole, sincere e sentite, risuonano come un potente monito a non lasciare che il tempo cancelli il ricordo di quelle 40 anime, che continueranno a vivere nei cuori e nei ricordi della comunità di Pozzuoli.

Ecco le parole del sindaco Manzoni:

“Sono passati 11 anni da quel maledetto 28 luglio 2013. 40 persone persero la vita in quella immane tragedia che scosse la comunità di Pozzuoli. Siamo al Giardino della Memoria di Monteforte Irpino per la messa che ricorda le madri e i padri, le figlie e i figli, gli amici e i colleghi che non sono più tra noi. Oggi pomeriggio saremo a Pozzuoli dinanzi a “La Scala”, in Piazzale del Ricordo a Pozzuoli. Il dolore della loro perdita è ancora vivo nei nostri cuori, una ferita che il tempo non può completamente guarire. Ciò che rimane, però, è il ricordo indelebile del loro sorriso, della loro gentilezza e del loro amore. Questa tragedia ci ha insegnato quanto sia fragile la vita e quanto sia prezioso ogni momento che trascorriamo con i nostri cari. Ci ha ricordato l’importanza di sostenersi a vicenda, di essere presenti gli uni per gli altri nei momenti di difficoltà e di trovare conforto nella comunità. Oggi, con il cuore in mano, ci impegniamo a non dimenticare mai ciò che è accaduto. Le 40 anime che abbiamo perso quel giorno vivranno per sempre nei nostri ricordi e nei nostri cuori.”

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