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“Bacoli tra Ottocento e Novecento”: un viaggio nel tempo con Francesco Lubrano. Un affresco storico della Bacoli del passato

Nella splendida cornice di Villa Cerillo a Bacoli, si è svolta ieri, 4 luglio, un’affascinante immersione nella storia locale. L’occasione? La presentazione del libro “Bacoli tra Ottocento e Novecento” di Francesco Lubrano, un’opera che getta nuova luce sulle vicende politiche e sociali che hanno plasmato questa affascinante città flegrea.

L’evento, organizzato dalla Biblioteca Civica Plinio il Vecchio, ha attirato un pubblico variegato, dai semplici curiosi agli appassionati di storia locale. Francesco Lubrano, con la sua profonda conoscenza dell’argomento, ha guidato i presenti in un viaggio attraverso due secoli di storia bacolese, svelando dettagli inediti e storie mai raccontate prima.

Il libro si distingue per il suo approccio meticoloso alla ricerca storica. Lubrano ha setacciato archivi pubblici e privati, analizzato corrispondenze d’epoca e studiato riviste e giornali del tempo per ricostruire un quadro completo e affidabile. Il risultato è un’opera che non solo narra la storia di Bacoli, ma la contestualizza nell’ambito più ampio dei Campi Flegrei e della storia nazionale.

Uno degli aspetti più intriganti emersi durante la presentazione è il focus sulle dinamiche politiche locali tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Lubrano ha illustrato come in questo periodo si sia formata una classe dirigente locale divisa tra conservatori e progressisti, dando vita a un vivace dibattito politico che ha avuto ripercussioni durature sulla città.

Particolarmente interessante è l’analisi dei movimenti autonomistici che hanno caratterizzato la storia di Bacoli. L’autore ha spiegato come non solo Bacoli cercò l’indipendenza da Pozzuoli, ma anche come all’interno dello stesso territorio bacolese ci fossero spinte separatiste, con frazioni come Miseno, Cappella e Baia che aspiravano all’autonomia. Questi dettagli offrono uno spaccato affascinante della complessità politica e sociale del territorio.

Il libro non si limita alla politica, ma offre anche ritratti vividi di personaggi illustri che hanno lasciato il segno nella storia di Bacoli. Dalle figure di Carmine e Felice Cerillo a quelle di Gioacchino e Ottavio Salemme, passando per Ambrogio Greco e Luigi Illiano, Lubrano restituisce vita e voce a coloro che hanno contribuito a plasmare l’identità della città.

“Bacoli tra Ottocento e Novecento” si configura come un’opera fondamentale per chiunque voglia comprendere in profondità la storia e l’evoluzione di Bacoli. La presentazione ha evidenziato come il libro di Lubrano non sia solo un resoconto storico, ma un vero e proprio viaggio nel tempo, capace di far rivivere un’epoca cruciale per la formazione dell’identità bacolese.

Francesco Lubrano si è affermato come uno dei principali studiosi della storia dei Campi Flegrei. Pubblicista di professione e attualmente alla guida del Bollettino Flegreo come direttore responsabile, Lubrano ha dedicato la sua carriera all’esplorazione e alla narrazione del ricco passato di questa affascinante regione campana.

La sua bibliografia è testimonianza di un impegno costante e approfondito nella ricerca storica locale. Tra le sue opere più significative spiccano tre monografie che hanno contribuito a gettare nuova luce su periodi cruciali della storia flegrea:

  1. “Bacoli 1824-1919 da Borgata a Municipio” (Valtrend, 2011), un’analisi dettagliata della trasformazione di Bacoli da piccolo borgo a realtà municipale.
  2. “Ernesto Schiano, primo sindaco di Bacoli, tra giornalismo, saggistica e politica” (Iniziative Editoriali, 2015), un ritratto vivido di una figura chiave nella storia politica locale.
  3. “L’attività politica di Giovanni Strigari tra Napoli e i Campi Flegrei. Pozzuoli tra la Belle Epoque e il risanamento della città bassa” (D’Amico, 2022), un’opera che esplora le dinamiche politiche e sociali di Pozzuoli in un periodo di grandi cambiamenti.

Attraverso questi lavori e numerosi altri saggi, Lubrano ha dimostrato una capacità unica di intrecciare la storia locale con i più ampi contesti regionali e nazionali, offrendo ai lettori una prospettiva ricca e sfaccettata sul passato dei Campi Flegrei.

Alcune foto dell’evento:

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