Analisi della Distribuzione dei Risparmi degli Italiani e Importanza della Pianificazione Finanziaria
Con stipendi stagnanti, un potere d’acquisto in calo e un numero crescente di cittadini che faticano a raggiungere la fine del mese, è interessante esaminare i dati che illustrano la distribuzione dei risparmi medi degli italiani.
Durante il boom economico degli anni ’60, gli italiani erano tra i popoli più risparmiatori del mondo. Tuttavia, con il ristagno dell’economia e l’inflazione crescente post-pandemia, la situazione è drasticamente cambiata. Secondo un recente rapporto della Banca d’Italia, il reddito disponibile delle famiglie ha visto una crescita moderata, ma il potere d’acquisto è diminuito a causa dell’inflazione ancora elevata. Inoltre, il tasso di risparmio è ai minimi storici degli ultimi decenni, riflettendo le difficoltà economiche delle famiglie meno abbienti e una diminuzione della propensione al risparmio anche tra quelle più benestanti.
La Situazione Patrimoniale degli Italiani
Oggi, gli italiani risparmiano molto meno rispetto al passato, con una conseguente diminuzione delle somme depositate nei conti bancari. In media, ogni italiano ha in banca 14.981 euro. Complessivamente, gli italiani possiedono un patrimonio di oltre 10.000 miliardi di euro, una cifra considerevole se si considera che il PIL del 2023 è stato di 2.085 miliardi di euro. Questo patrimonio include una significativa quota immobiliare, oltre a investimenti in azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento e fondi pensione.
Secondo i dati aggiornati della Banca d’Italia, gli italiani hanno in banca 1.270 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 1.262 miliardi del 2022 e ai 1.240 miliardi del 2021. Nonostante l’aumento della liquidità totale, questa è distribuita in modo disomogeneo. La maggior parte dei conti, circa il 77%, ha meno di 12.500 euro depositati. Solo il 6,9% dei conti contiene tra i 50.000 e i 250.000 euro, ma questi rappresentano il 43,5% del totale del denaro depositato.
Importanza della Pianificazione e dell’Investimento
In un contesto economico dove l’inflazione erode il valore della moneta, mantenere gran parte del patrimonio in liquidità è una strategia che può portare a una perdita di potere d’acquisto nel tempo. È fondamentale, quindi, pianificare adeguatamente e considerare investimenti più efficaci per proteggere e far crescere il proprio capitale.
Generare reddito e risparmio è di fondamentale importanza, ma riuscire a gestire, allocare e remunerare adeguatamente il proprio reddito è ugualmente importante. Se non lo si riuscisse a fare la realtà risulterebbe davvero poco piacevole: risparmiare una vita intera e vedere i propri risparmi con un potere di acquisto dimezzato (o peggio!).
Proiezione di Crescita del Portafoglio
Per comprendere l’importanza dell’investimento, analizziamo i rendimenti che potrebbero essere raggiunti se gli italiani allocassero meglio la loro liquidità. Consideriamo quattro scenari di investimento tipici:
1. Strumenti monetari (2%): Storicamente gli strumenti monetari hanno reso pochissimo (rispetto ad altre tipologie di investimento). Con i tassi attuali, una persona con 50.000 euro potrebbe aspettarsi un rendimento annuo di circa 2%, che equivale a 1.000 euro l’anno. Questo rendimento, rispetto al recente passato, è un ottimo rendimento: basti pensare che abbiamo appena attraversato “un’epoca economica” di tassi a rendimento 0%. Tuttavia esistono soluzioni più redditizie per mettere a frutto i propri risparmi.
2. Obbligazioni (3%): Investendo in obbligazioni a medio termine, il rendimento annuale potrebbe essere di
circa il 3%, trasformando i 50.000 euro in 51.500 euro in un anno. Non mancano, ovviamente, tipologie di
obbligazioni che hanno tassi di rendimento molto più alti.
3. Azioni (6%): Un portafoglio diversificato di azioni potrebbe garantire un rendimento medio del 6% annuo. In questo caso, i 50.000 euro diventerebbero 53.000 euro dopo un anno.
I dati mostrano chiaramente la necessità di una gestione più strategica dei risparmi. Mantenere la maggior parte del patrimonio in conti correnti con rendimenti pari a zero non è sostenibile a lungo termine per mantenere il potere d’acquisto e garantire una sicurezza economica futura. Pianificare gli investimenti in modo diversificato e consapevole può offrire rendimenti migliori e proteggere il valore del capitale dall’erosione inflazionistica.
Gli italiani, tradizionalmente grandi risparmiatori, devono adattarsi a un contesto economico in evoluzione, dove la liquidità elevata e ferma sui conti correnti non rappresenta una soluzione efficace per proteggere il proprio patrimonio. Investire in modo mirato, considerando le proprie esigenze e tolleranza al rischio, può aiutare a costruire un futuro finanziario più solido e sicuro.
[N.B. I dati relativi ai rendimenti sono del tutto esemplificativi, le condizioni economiche e finanziarie potrebbero variare nel tempo. I rendimenti sono da considerarsi annualizzati su un orizzonte di mediolungo termine.]Luca Scotto d’Aniello
Consulente Finanziario
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