Pozzuoli. Stop a tributi, tasse e mutui per i commercianti di Pozzuoli colpiti dal bradisismo, in linea con quanto è stato fatto per le zone alluvionate dell’Emilia Romagna; contributi per il trasferimento delle attività in locali antisismici; risarcimento delle spese per i proprietari di immobili chiamati ad interventi strutturali e per i mancati introiti causati dalla fuga degli inquilini dopo il pesante sciame sismico del mese scorso. Sono solo alcune delle proposte indirizzate da Europa Verde Pozzuoli al Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, e al Governo a cui si chiede con forza l’introduzione di uno specifico Sisma Bonus o di un sistema simile, “dedicato alle esigenze di Pozzuoli, che preveda un finanziamento anche totale delle spese sostenute per la messa in sicurezza degli edifici” e di “non lasciare indietro i comparti economici fondamentali della città, come quello dei mercati, della pesca, della ristorazione, del turismo e del commercio, in genere, che creano e distribuiscono la ricchezza alla comunità”.
«Nessuno dev’essere lasciato solo, bisogna dare un segnale forte e concreto ai puteolani che vanno orientati e sostenuti in questo momento tanto delicato e contraddistinto da numerose incertezze – è l’appello dell’assessore alle attività produttive Titti Zazzaro – Non bisogna vivere alla giornata né farsi travolgere dagli eventi, c’è bisogno di misure forti e concrete. Il commercio non può e non deve morire, è fondamentale non ripetere gli errori commessi negli anni ’80 quando il bradisismo diede vita alla grande fuga e alla distruzione del tessuto sociale ed economico della città. Oggi noi, forti di quella esperienza, chiediamo un intervento tangibile al Governo così come è stato fatto in Emilia Romagna con la sospensione delle tasse e dei mutui. Inoltre – conclude Zazzaro – ci appelliamo al buonsenso da parte di tutti per quanto concerne la narrazione del fenomeno che va fatta in maniera seria, attendibile e soprattutto senza pericolose spettacolarizzazioni che generano solo falsi allarmismi».
Nel documento, indirizzato anche al sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni e ai rappresentanti parlamentari del partito ambientalista, si chiede anche un intervento capillare su tutto il territorio, diretto a ogni fascia di cittadinanza, come nel caso di professionisti e piccoli imprenditori che non hanno subito lo sgombero ma che hanno visto drasticamente ridotto il loro volume di affari: per loro si ipotizza una riduzione della pressione fiscale che arrivi ad almeno il 50%, con un contributo economico mensile tale da riuscire a tollerare le spese non più bilanciate da introiti adeguati. Il tutto supportato da forme di assistenza psicologica e materiale e da un monitoraggio continuo dei bisogni della cittadinanza mediante l’attivazione di sportelli di ascolto dislocati in punti strategici della città, dove registrare le varie esigenze in modo da poterle gestire nel migliore dei modi.