Dopo ormai decenni di Carnevale targato Vivilestate gli amici dell’Associazione del Cavalluccio avranno pensato bene: –perché non regalare al Paese anche una maschera vera e propria che possa rappresentare lo stesso nel periodo carnevalesco e non?–
Detto fatto! Con il supporto degli amici di tante altre realtà sono iniziati gli studi e alla fine si è scelto la strada più inclusiva e partecipata: quella di un concorso di idee per la realizzazione della maschera ufficiale del carnevale di Monte di Procida.
L’avviso pubblico inizia così
"L’Associazione Vivi l’Estate, organizza il Carnevale Montese da oltre 20 anni e approfittando del bando del Comune "Monte di Procida Cultura 2023" ha deciso di istituire un bando per la creazione di una maschera locale che possa rappresentare il Paese".
E poi prosegue scoprendo un po’ le carte perché è vero che la maschera sarà decisa attraverso questo bando ma il nome della stessa è stata scelta attraverso quel percorso di studi che dicevamo in precedenza:
"Il bando non è altro che un concorso di idee denominato “Tufarella”, in preparazione del prossimo carnevale cittadino, con l’obiettivo di avviare un processo partecipato e aperto alla cittadinanza che mira alla progettazione condivisa ed alla produzione di una maschera della città di Monte di Procida entro la data di svolgimento del Carnevale 2024".
E procede a spiegare il perché di questa scelta:
"Tufarella fa immediatamente pensare al tufo, elemento caratteristico della nostra terra, creando un forte legame con il territorio.
Si può rappresentare come un/una giovane ragazzo/a solare e allegra che dà vita e personalità alla maschera, rendendola più vicina e riconoscibile dalla comunità.
"Tufarella" ha anche un suono unico e originale che la distingue subito rendendola facile da ricordare e da pronunciare, un aspetto importante per il successo e la popolarità di una maschera carnevalesca.
E poi “Tufarella” non è solo terra, è anche mare, simbolo di un legame inestricabile che Monte di Procida ha con l'elemento acquatico. Il nostro Paese non è semplicemente un luogo geografico, ma un crogiuolo di storie e tradizioni che affondano le loro radici in una storia marittima ricca e variegata. La vita qui è stata plasmata da generazioni di pescatori, marittimi ed armatori, uomini e donne che hanno vissuto il mare non solo come mezzo di sostentamento, ma come fonte di ispirazione, di sfide e di un legame profondo con la natura. Il mare ha modellato il carattere dei montesi, forgiando una comunità resiliente, adattabile, e profondamente legata alle sue tradizioni.
In questo contesto, “Tufarella” diventa non solo un simbolo del nostro legame con la terra, ma anche un omaggio al mare, alle sue sfumature e ai suoi misteri. La maschera si propone di catturare l'essenza di queste storie marittime, di incarnare lo spirito avventuroso e la resilienza di chi ha sempre vissuto a stretto contatto con il mare. È un tributo a tutti coloro che hanno lasciato il loro segno sulle nostre coste, un invito a celebrare non solo la nostra eredità, ma anche il futuro che ci aspetta, sempre con uno sguardo rivolto verso l'immensità del mare.
Infatti, "Tufarella" è il nome con il quale identifichiamo il mollusco marino con conchiglia a spirale, capace di raggiungere i 9 cm di lunghezza. Questo mollusco, conosciuto fin dai tempi dei Fenici e dei Romani, è stato pregiato per la sua capacità di produrre il rosso porpora, una tinta intensa e indelebile, che nella storia è stata simbolo di regalità e lusso. La porpora flegrea, equivalente in qualità a quella di Tiro, era rinomata per la sua resistenza allo sbiadimento, tanto da superare in valore commerciale persino l'oro. Dalla secrezione violacea di una ghiandola del mollusco si estraeva la preziosa tinta, ottenibile solo in una goccia per esemplare, conferendole un valore inestimabile. Anche l'Iliade attesta il suo prestigio, narrando che solo le principesse potevano indossare i veli di porpora. In questo spirito, il concorso "Tufarella" intende catturare non solo l'essenza geologica e culturale di Monte di Procida, ma anche il suo legame indissolubile con il mare, fonte di vita, storia e ispirazione. Attraverso questa maschera, si vuole celebrare un’eredità marittima che ha plasmato il nostro passato e continua a influenzare il nostro presente.
Il testo poi si conclude attraverso degli articoli che vanno a chiarire chi può partecipare al bando, le modalità della partecipazione, i termini della stessa (chiusura bando prevista per lunedì 29 gennaio ore 12.00) ed il premio previsto per il progetto che raggiungerà il punteggio migliore dando di fatto una Maschera al carnevale Montese.
Tutte le richieste di informazioni o chiarimenti potranno pervenire, esclusivamente tramite email all’indirizzo vivilestate@gmail.com e/o vivilestate@pec.it oppure al numero 3391145725.
QUI puoi scaricare l’intero Bando
Qui puoi scaricare l’allegato 1
Qui puoi scaricare l’allegato 2