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E’ battaglia legale al porto di Acquamorta: 49 diportisti in rivolta contro l’aumento delle nuove tariffe

La recente decisione amministrativa del Commissario straordinario, Dott. Giovanni Lucchese, che ha dato il via ad un significativo aumento delle tariffe per gli ormeggi nel porto di Acquamorta, ha scatenato una controversia legale che sta attirando l’attenzione di tutti i montesi.

Un gruppo di 49 cittadini, rappresentati dall’avv. Francesco Schiano di Cola, ha presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Campania. I ricorrenti, tutti diportisti, hanno contestato gli aumenti tariffari stabiliti dal Commissario Straordinario, denunciando errori metodologici e sistemici nell’analisi dei costi effettuata dagli uffici comunali. Questo aumento, quantificato in circa il 40% rispetto alle tariffe precedentemente in vigore, è stato considerato dai ricorrenti come ingiustificato e basato su calcoli erronei.

Gli aspetti specifici contestati includono la giustificazione generica degli aumenti, l’errata modalità di calcolo della rivalutazione monetaria, e l’affermazione non supportata di servizi aggiuntivi offerti agli ormeggiatori. Tali argomenti costituiscono la base del loro ricorso per ottenere l’annullamento dei provvedimenti impugnati.

In risposta, è stata ritenuta necessaria la costituzione in giudizio dell’Ente per tutelare la sua posizione. Il Commissario straordinario, seguendo la proposta del Responsabile del Settore VIII, ha deliberato di conferire l’incarico a un legale esterno all’Amministrazione per la difesa dell’Ente, sottolineando l’urgenza di una rapida risoluzione della questione, data l’importanza del caso per la comunità.

Questo scontro legale non è solo una questione di cifre e procedure amministrative; riflette una tensione più profonda tra le esigenze di gestione comunale e le aspettative dei cittadini. Il Porto di Acquamorta, per molti, non è solo un luogo di ormeggio, ma un simbolo dell’identità e dello spirito comunitario di Monte di Procida. L’aumento delle tariffe, perciò, è percepito non solo come un onere finanziario, ma come un intervento che potrebbe alterare il tessuto stesso della vita portuale.

La risoluzione di questa disputa legale sarà cruciale non solo per determinare l’equità degli aumenti tariffari, ma anche per definire il futuro del Porto di Acquamorta e il suo ruolo nella vita dei cittadini di Monte di Procida.

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