BACOLI CAMPI FLEGREI – Eletto la scorsa settimana a Bacoli il nuovo Presidente del Consorzio Flegreo di Mitilicoltura, si tratta dell’Avvocato Maria Scotto di Luzio, noto legale dell’area Flegrea ed esperta di diritto societario e commerciale nazionale ed internazionale.
La creazione del Consorzio fu suggerita nel 2007 dal dott. Vincenzo Zinno per coadiuvare le piccole e medie imprese che storicamente operano nel settore della mitilicoltura nel Comune di Bacoli, nonché per garantire la sicurezza della cozza flegrea, prodotto peculiare per gusto e caratteristiche chimico-fisiche, presente soprattutto nei mercati ittici regionali e nei ristoranti campani.
Le linee guida regionali sulla molluschicoltura prevedono controlli periodici, per la classificazione delle acque di coltivazione ed il monitoraggio periodico necessario, per procedere alla classificazione delle zone di produzione di molluschi bivalvi, tutto ciò avviene attraverso i Servizi Veterinari delle AA.SS.LL. del team del dott. Ciro Sbarra, che formula i pareri tenendo conto dei fattori presenti nell’area che potrebbero incidere sulla sicurezza dei molluschi.
“Le attività di mitilicoltura e di pesca nei Campi Flegrei affondano le proprie radici in un passato millenario. Dopo l’epidemia di Colera degli anni Settanta, la normativa nazionale ha individuato i requisiti microbiologici delle acque destinate alla mitilicultura e quelli delle acque destinate agli impianti di depurazione – ha dichiarato la neo presidente Scotto di Luzio. Il Consorzio Flegreo di Mitilicoltura da sempre interviene per fornire mezzi e risorse umane a supporto dei controlli ufficiali svolti dall’autorità competente. La mitilicoltura rappresenta una fondamentale risorsa economica per tante famiglie anche storiche di Bacoli. Come tante altre attività produttive, sconta la crisi dei consumi post Covid e nel contempo è costretta ad affrontare sempre nuove sfide attraverso l’adozione di tecniche produttive garanti di sostenibilità ambientale, condizione imprescindibile di vera innovazione. Le politiche gestionali – continua L’Avvocato Scotto di Luzio– messa in atto dalle piccole e medie imprese devono necessariamente, trovare riscontro negli intenti progettuali di natura politica da parte delle Istituzioni locali. Determinante è tuttavia il ruolo delle due organizzazioni di produttori che operano sugli impianti locali, che nel proporre un valido sistema di filiera assicurano l’offerta di prodotti di qualità, garantendo sicurezza alimentare al consumatore finale”.