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Bradisismo Campi Flegrei, Ingv al lavoro per potenziare il monitoraggio dell’attività vulcanica

Il Dipartimento dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) sta lavorando per potenziare i sistemi di monitoraggio dei Campi Flegrei, al fine di studiare in modo più approfondito la dinamica di questo vulcano che, dopo 11 anni di allerta gialla, continua a rappresentare un “sorvegliato speciale”.

Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv, ha riportato questa notizia durante un workshop scientifico tenutosi all’Auditorium di Bagnoli Futura a Napoli. Doglioni ha affermato che insieme al Dipartimento della Protezione Civile è stato organizzato un incontro per valutare come implementare reti di monitoraggio chimiche, geodetiche e sismologiche, al fine di ottenere informazioni sempre più precise sullo stato del vulcano. Data la sua attività in un’area altamente popolata, il vulcano richiede la massima attenzione.

Titti Postiglione, vice capo del Dipartimento della Protezione Civile, ha sottolineato che i Campi Flegrei sono uno dei vulcani più studiati e monitorati al mondo. Ogni segnale e anomalia viene registrato, analizzato e interpretato anche per fini di protezione civile.

Durante il workshop, i ricercatori hanno affrontato diversi aspetti, non solo le reti di monitoraggio nella parte sommersa della caldera, ma anche lo studio delle deformazioni del suolo e delle strutture tramite tecniche satellitari, nonché la capacità di previsione a breve termine delle eruzioni.

Francesca Bianco, direttrice del Dipartimento Vulcani dell’Ingv, ha concluso che gli studi sulla pericolosità, l’applicazione di modelli complessi per simulare la dinamica del sistema di alimentazione magmatica, la propagazione dei fluidi verso la superficie e le evidenze sulle caratteristiche crostali della caldera dimostrano sempre più la necessità di un’interazione tra tutte le competenze. Questo è fondamentale per avere gli strumenti adeguati per realizzare, anche se in modo probabilistico, i migliori scenari di evoluzione a medio e breve termine.

L’Ingv si impegna quindi a potenziare i sistemi di monitoraggio dei Campi Flegrei, allo scopo di aumentare la comprensione del vulcano e di garantire una maggiore sicurezza per la popolazione che vive nella sua area di influenza. Grazie all’interazione tra diverse competenze e alla registrazione accurata di segnali e anomalie, si spera di essere in grado di prevedere con maggiore precisione l’evoluzione del vulcano e di agire di conseguenza per la protezione civile.

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