Bacoli. Il sindaco scrive:
È rinato! Torna a splendere il Calvario di Sant’Anna. Ci siamo riusciti grazie al lavoro dei percettori di reddito di cittadinanza. È uno dei simboli più importanti della Pasqua. Un simbolo di Bacoli, dal XIX secolo. Uno dei luoghi più identitari per il centro antico della nostra comunità. Veniva trattato come ricettacolo di rifiuti, immerso nel degrado. Adesso è così. Sono sette cappelle ad arco, raffiguranti la Passione di Cristo. Su pareti maiolocate. Si parte dall’agonia di Gesù nel Getsemani, la flagellazione, la salita al calvario, l’incoronazione di spine, la morte in croce di Gesù fra i due ladroni, la pietà, la Madonna sette dolori. Sulla parete di fondo di ogni cappella, si ammira un pannello costituito da 12 riggiole maiolicate, incorniciato da 14 maioliche rettangolari. È sulla salita che porta alla parrocchia della Santa Patrona della nostra città. Ringrazio l’assessore Mariano Scotto di Vetta. Ringrazio i cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza, che ci hanno aiutato a realizzare questa porte di recupero. Insieme, siamo davvero forti. Un passo alla volta.