CONSIGLIO COMUNALE DEL 9 MARZO: COMUNICATO DEL GRUPPO CONSILIARE MONTE DI PROCIDA BENE COMUNE
Riteniamo sia sempre utile, far decantare le emozioni del giorno dopo, prima di riferire ai cittadini le cose che ci ha lasciato l’ultimo Consiglio Comunale.
Partiamo dal prologo. Entrando nell’aula Consiliare, consiglieri e pubblico vi hanno trovato una #SediaRossa. È lì a ricordare a tutti che ogni giorno, anche in Italia, donne soffrono e muoiono per mano di uomini deboli, cattivi e violenti. La sedia è idealmente occupata da queste migliaia di donne, visibili e invisibili.
Poco dopo inizia il Consiglio, gli argomenti all’ordine del giorno sono tanti, tutti meritevoli di attenzione e risposte per la cittadinanza.
C’era il porto, con la proroga per i posti barca fino al 31 dicembre: parola al Consigliere delegato ad Acquamorta e arringa difensiva per le opere realizzate, ma a partire da tempo immemore fino ai nostri giorni.
Un uomo, un trattore che lo traina sulle spalle, e tutto il contorno con agone e sudore.
Il Sindaco alla fine dell’orazione plaude e batte le mani…ma non si capisce per cosa (forse non lo sa ancora, ma questa sarà la prima delle figure barbine che collezionerà nella seduta). Come volevasi dimostrare, la precedente proroga imposta dal Sindaco fino al 31 marzo è stata una inutile perdita di tempo: noi di MdP Bene Comune lo avevamo detto già ed è agli atti del consiglio di dicembre scorso.
Quindi era sensato ammetterlo e fare la proroga fino a dicembre 2023? Non adesso, già tre mesi fa!
Si passa oltre, discussione sul dissesto idrogeologico. Impietosamente emerge la differenza di passo tra l’attenzione e l’approfondimento delle problematiche da parte di Dina Stella e l’approssimazione grossolana dall’altra parte nella disamina delle questioni di Protezione Civile. Quando c’è in ballo la sicurezza dei cittadini non si può essere superficiali, testardi e presuntuosi.
Dopo adempimenti e formalità presentati dall’Amministrazione, il Consiglio passa alla sfilza di interpellanze e mozioni presentate dai gruppi di opposizione ne citiamo alcune: lo stato pietoso in cui versa il Cimitero, le stradine e strade ridotte a una specie di Camel Trophy, il decoro urbano che i cittadini ormai valutano indecoroso.
Poi il punto sulle strutture sportive MDP 2023 mostra un fallimento in corso d’opera, senza soste, e un esempio di …come riuscire a portare a termine un disastro amministrativo senza fare nulla… il Sindaco a fine discorso dell’Assessore plaude commosso!
Le strutture sportive comunali citate dall’Amministrazione sono in realtà inutilizzabili o in condizioni disastrose: il Campo Sportivo Vezzuto -Marasco ha gli spalti inagibili, il Palazzetto Aldo Romeo è chiuso da mesi, il PalaPippo è una vasca per la raccolta di acqua piovana. Deprimente.
La trama si fa avvincente e il climax si raggiunge sui successivi due punti: Torrefumo e Laboratorio delle Arti.
Noi di MdP Bene Comune abbiamo chiesto, a beneficio dei cittadini, che Torrefumo deve essere riaperta alla cittadinanza. La Consigliera Teresa Coppola ha dettagliato la questione della sicurezza ambientale, illustrando l’iter di cui si è fatta carico.
Dopo tanto tempo e fatica, già da aprile dell’anno scorso (2022) sono arrivati i pareri favorevoli di Regione, Arpac, ASL, Città Metropolitana e degli altri enti (un traguardo importante ad oggi completamente ignorato dall”amministrazione). Il Comune ha già i soldi necessari alla realizzazione dei piccoli interventi di recinzione poco dopo il cancello. Con un improvviso colpo di scena, la maggioranza proponeva seduta stante una modifica alla mozione, prospettando il rilascio di future concessioni demaniali, per consentire l’apertura di nuovi Chalet in quell’area.
In un momento drammatico per il paese in cui la parola Chalet evoca problematiche sanguinose per i commercianti, si metteva altra carne al fuoco, tentativo di distrazione, forse in vista di campagne elettorali in cui, probabilmente, queste concessioni si trasformeranno in esche, cui far abboccare un po’ di cittadini e imprenditori.
Infine, il Laboratorio delle Arti. Trasformato in deposito, sottratto alla disponibilità delle Associazioni per il colpevole mancato avvio dei lavori nonostante un finanziamento di oltre 400mila euro e nonostante i solleciti al Sindaco, che ricordiamo, ha la delega ai lavori pubblici. La richiesta di MdP Bene comune, di velocizzare la progettazione e rendere partecipi associazioni e commissione consiliare competente, pur se approvata nel Consiglio di novembre scorso (il sindaco e la sua squadra non hanno dato il loro appoggio però!) si evidenzia che è rimasta lettera morta e che tutto è ancora fermo. A questo punto, non sapendo più cosa altro dire nella discussione che si fa animata, l’atteggiamento di frustrazione del Sindaco e di qualche Consigliere di maggioranza si trasforma in risatine scomposte e derisione delle opposizioni… Una mancanza di rispetto che ha addirittura prodotto la sospensione della seduta!
E cosa molto importante, i cittadini devono sapere che alle consigliere del Gruppo MDP Bene Comune, a partire dal 2020 è stato lasciato intendere di non entrare nelle questioni estranee alle competenze e deleghe assegnate. Insomma, è stato lasciato intendere che avrebbero dovuto fare la parte delle tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo.
Quella sedia rossa, messa lì come monito, non ha evidentemente prodotto gli effetti sperati. Per un istante si è avuto l’impressione che la sedia, mossa da vita propria, volesse andare via da quel luogo, rilevando l’assoluta incoerenza di alcuni dei personaggi presenti