Il 22 febbraio del 1931, Castellammare di Stabia si preparava ad un evento molto speciale: il varo della nave Amerigo Vespucci, costruita nei cantieri navali della città che rappresentava un orgoglio per l’intera comunità.
La cerimonia di varo fu un evento di grande rilevanza, al quale parteciparono numerose personalità, tra cui il re Vittorio Emanuele III e il ministro della Marina, l’ammiraglio Paolo Thaon di Revel. La nave fu battezzata dalla principessa Maria José, figlia del re del Belgio, e varata in mare con grande entusiasmo.
La Vespucci rappresenta tutt’oggi uno dei simboli dell’Italia nel mondo, grazie alla sua prestigiosa attività come nave scuola dell’Accademia Navale di Livorno.
Quel varo ha segnato un momento importante nella storia di Castellammare di Stabia, che ha potuto mostrare al mondo la sua abilità nella costruzione di navi di prestigio e dimostra come la collaborazione tra istituzioni e comunità locali possa portare alla realizzazione di grandi progetti e alla creazione di opere di valore storico e culturale.
Il mare è da sempre il mezzo di comunicazione più importante per il nostro paese e la costruzione di navi di prestigio come l’Amerigo Vespucci rappresenta un patrimonio culturale che va preservato e valorizzato.