Da Assunta Esposito – recensione
Film: Avatar – la via dell’acqua – che inaugura il sequel di J. Cameron. L’ Anteprima mondiale a Londra è stata il 6 dicembre 2022
Arriva il 14 dicembre 2022 nelle sale cinematografiche europee, e quindi anche in Italia, il film Avatar-la via dell’acqua, meglio conosciuto come Avatar 2, (mentre nel nordamerica arriverà il 16 dicembre 2022); il primo ‘film sequel’ di Avatar uscito nel 2009, e che complessivamente ha incassato 2.922 917.914$ d’incassi, divenendo anche il film più visto in Cina. Diretto da J. Cameron e scritto da lui e Rick Jaffa e Amanda Silver il film è prodotto dalla 20th Century studios, un nome che ha fatto la Storia per il Cinema d’oltreoceano e non solo. Inoltre J. Cameron nel corso di questi anni ha rilasciato differentissime dichiarazioni, successivamente smentite e rimodulate, per cui “la regia” ha lasciato col fiato sospeso, a più riprese i ‘fun’ di questo splendido film di fantascienza che tanto affascinò gli spettatori di ogni generazione sin dal suo esordio. Inizialmente lo si voleva di soli 2 film poi sono aumentati. Inizialmente lo si desiderava tutto registrato in 3D, senza mascherine, poi successivamente è arrivata una smentita. Al cast composto da tutti gli attori del precedente Avatar che interpretano gli stessi ruoli di quello precedente, tranne che per Sigourney Weaver che ora è la figlia adolescente e adottiva di Jane e Neytiri, della comunità Na’vi, si aggiunge un ulteriore casting d’eccezione, tra cui Oorea Chaplin seconda figlia di C. Chaplin; tutti interpreteranno gli stessi ruoli anche negli altri 3 film del sequel. La colonna sonora è stata affidata a Frangler con inserti di Horner, il musicista di Avatar del 2009, che purtroppo ci ha lasciati di recente.
Già nel 2006 J. Cameron dichiarò che se Avatar avesse avuto successo gli sarebbe piaciuto realizzare un ‘sequel’. Successivamente ha sottolineato che questo ‘sequel’ doveva avere la stessa forza e lo stesso carattere di quello de Il Padrino. Il ‘sequel’ avrebbe allargato l’Universo di Pandora ed esplorato le altre lune di Polifemo, che nella mitologia e cosmogonia greca è il Ciclope, figlio mostruoso di Zeus e divoratore di uomini, che viene accecato da Ulisse nell’unico occhio che ha al centro della fronte. Tuttavia in Avatar – la via dell’acqua, gli umani non lasceranno una buona immagine nella memoria dello spettatore, quasi a rimarcare che poi Ulisse con la sua astuzia e ingegno non ha fatto una buona cosa a chiudere il “terzo occhio” al Ciclope … come se quel Ciclope e il suo ‘Occhio’ pure aveva un suo ruolo importante nell’Ordine delle cose dell’Universo, perché riusciva a vedere ‘l’Oltre’, ciò che agli umani è precluso avendo perso con la loro “EduKazione” terrestre la luce divina che li guida a discernere il bene dal male. Viene infatti da pensare a uno spettatore attento alla simbologia dei segni, che questo ‘Occhio di Polifemo’ altro non rappresenti che il buco nell’Ozono da cui possono entrare sulla Terra ogni tipologia di raggi dannosi e scatenare cambiamenti climatici. Infatti J. Cameron con questo primo film del sequel introduce lo spettatore a rendersi conto di quanto gli umani non sono amici della natura, anzi il loro intento più profondo è distruggerla, per invidia nei confronti di una cosa così sovrannaturale e trascendente qual è il ‘Creato’. Come mai ci sono voluti tutti questi anni per scrivere la sceneggiatura di questo primo film del ‘sequel’ di Avatar J. Cameron ce lo dice in una delle tante interviste rilasciate in anteprima asserisce: “Abbiamo dovuto scrivere tutte e quattro le sceneggiature contemporaneamente in modo che gli attori sapessero sin dall’inizio cosa interpretare dall’inizio alla fine, e come dovessero interpretare i ruoli in modo congruente” e infatti il secondo film del ‘sequel’ è tutto girato in Nuova Zelanda. Anche qui, lasciamo alla memoria critica degli ecologisti ed agli esperti di Diritto internazionale pubblico le dovute riflessioni essendo stata questa ‘Regione del mondo’ oggetto di esperimenti nucleari sottomarini sin dalla fine degli anni 50. Chi non ricorda gli esperimenti nucleari sottomarini alle isole Moonroa?
Le riprese principali sono state iniziate nel 2017 e sono caratterizzate da scene subacque con il cast in motion capture, più di 3500 gli effetti visivi e la certezza che nessuno mai ha compreso il 3D e la computer grafica. Quindi effetti speciali sottomarini, ma anche giochi e prestazioni rocambolesche nell’acqua che hanno fatto ‘uscire fuori’ agli interpreti il meglio di ciascuno di loro. L’acqua elemento primordiale in cui l’uomo nasce, diventa motivo di lotta tra vita e morte per salvare la Vita, proprio come nel percorso di nascita di noi umani. Forse che J. Cameron vuole indurci a scendere nella profondità degli abissi del nostro animo per toccare con occhi e con mano ogni tipologia di mostri culturali o primordiali e farci comprendere quanto sia importante esserne consapevoli per uscire dai propri gap ontogenetici e filogenetici per salvare il Pianeta prima di ogni ‘altra cosa’?
In questo film Sigourney Weaver prima attrice candidata all’oscar per un film di fantascienza come La clonazione, alla sua veneranda età, interpretando un’adolescente tra i Na’vi supera se stesso ringiovanendo. Dirà J. Cameron che “sulla scena sembra che abbia veramente 17/18 anni, con il suo corpo fa cose incredibili e sul set ha una luce nel volto, una postura, una camminata proprio da adolescente”, inoltre l’attrice K.E. Winslet divenuta popolare ai più per il film Titanic e per cui ha vinto l’oscar, fa cose straordinarie e rocambolesche con il suo corpo pur non avendo mai praticato giochi acquatici. Il cast ha rifiutato controfigure ed asserisce all’unisono di essersi divertito moltissimo a interpretare ognuno il proprio ruolo, mettendo in discussione i propri limiti fisici e mentali.
Insomma un film di un ‘sequel’ che sicuramente emozionerà tantissimo il pubblico sia per i contenuti che per tutto il resto, compresi gli effetti speciali.
Buona visione a grandi e piccini!
Assunta Esposito
Il trailer ufficiale del film: