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Bacoli. Il sindaco replica a chi vuole le dimissioni del cons. Scotto.

Pare che un paio di consiglieri di opposizione abbiano chiesto le dimissioni dell’assessore Mariano Scotto di Vetta. È un fatto sconcertante. Perché parliamo di un figlio della nostra città, che ama questa terra più di se stesso. Perché Mariano, per Bacoli, fa tutto. Lo si trova in strada a pulire un’aiuola, o in auto per consegnare farmaci ed alimenti alle famiglie in difficoltà. Lo si trova nei parchi a curare gli alberi, o in una sala a parlare di musica e letteratura. Lo si trova a spazzare le piste ciclabili, o a deliberare patrocini e protocolli d’intesa in giunta comunale. Lo si trova a sistemare le sedie per un dibattito, o in Municipio ad incontrare comitati ed artisti. Mariano è un uomo delle istituzioni, in versione operaia. Un artigiano della pubblica amministrazione, della politica buona. Perché mette le sue mani, la sua conoscenza, la sua passione, al servizio di una tela più ampia. La città, la comunità, il bene comune. È questo il suo mantra. In anni segnati dalla pandemia, ha reso possibile oltre 250 iniziative culturali in paese. Aprendo Bacoli a migliaia di persone. Migliaia. Ed a tanta qualità. Può fare meglio? Certo. Ognuno può migliorarsi. Anzi. Ogni amministratore pubblico ha il dovere di interrogarsi, quotidianamente, su cosa possa fare meglio. Per il bene del popolo che è chiamato a servire. Lo ripeto. “Chiamato a servire”. Perché Mariano è al servizio del territorio e della sua gente. Dona se stesso per questo angolo di paradiso, così tanto martoriato. E quindi l’assessore Scotto di Vetta, non si tocca. Così come non si tocca il vicesindaco Marianna Illiano, architetto visionario e leale, che qualcuno ha provato a far passare come “mossa da interessi personali”. Roba fuori dal mondo. Così come non si tocca Lucia Basciano, professionista esemplare, che dopo anni di onorato servizio in Municipio, ed oggi al lavoro in giunta nonostante possa godersi una meritata pensione, continua ad essere accanto ai più deboli. Ed a riorganizzare la macchina comunale. Andando oltre inciuci da bar, che nulla possono avere a che fare la sua statura istituzionale. Cito loro, perché sono solo gli ultimi ad essere stati oggetto di un’azione mirata al discredito delle persone. Prima ancora che degli assessori. Parte di una squadra che, con Rosaria Di Meo e Vittorio Ambrosino, ho nominato. E di cui sono orgoglioso. Bersagli di una campagna di odio e bugie, mossa dalla rabbia di chi non sopporta l’idea che si possa fare politica anche in modo disinteressato. Per amore della comunità in cui si vive. Una strategia dell’infamia, che colpisce tutti i giorni anche i consiglieri comunali a sostegno di questa amministrazione. Penso a Carmela Anzalone, innanzitutto. Squallido quanto ha dovuto subire. Penso a Teresa Scotto, penso ad Alessandro Parisi, penso a Francesca Di Meo, penso ad Alessandro Scamardella. E penso a Giovanna Illiano, a Mauro Cucco e ad Antonio Sepe. Penso a Giuseppe Scotto di Luzio contro cui, nonostante l’età e la storia, si è arrivati anche quasi all’aggressione fisica. Avete tutti la mia stima, la mia fiducia piena. Andiamo avanti. A chiedercelo è un popolo che non ne poteva più di anni di buio, silenzi, piaceri, faccendieri ed odiatori seriali. Dobbiamo fare ancora meglio. Perché è solo con tanta tenacia che onoreremo l’incarico che siamo stati chiamati a ricoprire. Insieme, ci riusciamo. Insieme al popolo bacolese, ed a tutti coloro che amano Bacoli, sapremo vincere la sfida del cambiamento. Un passo alla volta.

Il sindaco di Bacoli Josi Della Ragione.

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