MONTE DI PROCIDA. IL SINDACO PEPPE PUGLIESE :PRENDIAMOCI CURA DEL NOSTRO PAESE .
care concittadine, cari concittadini,
Non è mia intenzione creare apprensione o ancor peggio allarmismo. Tuttavia è evidente il cambiamento climatico in atto.
Negli ultimi anni incendi, alluvioni, eventi meteo estremi hanno interessato anche Monte di Procida devastando le alberature in via Panoramica, danneggiando immobili e strade e procurando frane.
Il nostro territorio è molto vulnerabile per sua stessa natura ed inoltre l’urbanizzazione incontrollata ha generato un considerevole aumento di ruscellamenti e smottamenti.
È il momento della responsabilità, ma responsabilità di tutti, nessuno escluso.
L’amministrazione ha in corso interventi strategici di riqualificazione dei sottoservizi, delle fogne e di recupero delle aree verdi.
Ma anche tutti i cittadini debbono provvedere ad una attenta manutenzione e ad una corretta regimentazione delle acque sugli spazi di propria competenza, per eliminare potenziali situazioni di pericolo per sé e per gli altri.
Ho firmato un’ordinanza che dispone attività urgenti a tutela del nostro territorio.
Questi i punti essenziali:
1. I fondi rustici devono dotarsi di “canali o scoli” con pendenze interne per il convogliamento e lo smaltimento delle prime acque meteoriche;
2. Nelle aree di pertinenza dei fabbricati è necessaria la raccolta delle acque meteoriche in pozzetti e canalizzazioni per il loro deflusso. Le aree vanno mantenute pulite e rese “idonee all’uso”;
3. Sui fondi limitrofi o frontisti a strade ad uso pubblico, è necessario evitare invasione dei marciapiedi e delle sedi stradali da parte di arbusti e vegetazione varia nonché terra e detriti, occasione di pericolo per autoveicoli e pedoni;
4. È obbligatorio eliminare scarichi pluviali ed irrigui, provenienti dai terreni, dai piazzali e dalle superfici coperte delle serre che sversano, senza autorizzazione, direttamente o indirettamente le acque sulle strade pubbliche, nelle cunette e nei fossi di pertinenza stradale.
5. Ai sensi del D.lgs. n. 285/92, chi ha diritto di condurre acque non inquinate e fluenti, che scorrono per morfologia del terreno nei fossi delle strade, sono tenuti alla conservazione e pulizia dei fossi. In difetto devono corrispondere all’ente proprietario della strada le spese per la manutenzione del fosso e per la riparazione di eventuali danni non causati da terzi.
Per quanto riguarda gli agricoltori e possessori a vario titolo dei fondi, nonché i proprietari, enti pubblici e privati, possessori a vario titolo dei diritti di canali, incisioni e compluvi naturali, canali ed altri corsi d’acqua che attraversano Monte di Procida, l’ordinanza prevede che provvedano:
1. All’asportazione, dai corsi d’acqua o dalle opere idrauliche, di tutto il materiale depositato dalle acque di piena (vegetali, terra, fango, sabbia e ghiaia) collocando lo stesso sugli argini;
2. Alla realizzazione, qualora mancanti, di adeguate e idonee opere idrauliche per la raccolta delle acque meteoriche rilasciate dai terreni di propria competenza;
3. Al ripristino, mediante pulizia e/o adeguamento delle sezioni, dell’efficienza idraulica delle opere sottostanti ai passi carrai privati, di raccordo fra canali d’acqua a cielo aperto;
4. Ogni qualvolta sia necessario, alla rimozione dall’alveo del corso d’acqua di ogni ostacolo che impedisca il normale deflusso delle acque o che possa modificarne il livello;
5. Al mantenimento delle sponde dei fossi in modo da impedire fenomeni di franamento del terreno, in particolare chi è prossimo a costoni e dirupi deve assicurarsi che le acque meteoriche non dilavano lungo gli stessi rischiando di comprometterne la stabilità;
6. Alla manutenzione periodica e pulizia delle ripe, rive, alvei da erbe infestanti, rovi e rifiuti nel rispetto delle normative vigenti nonché della vigente ordinanza sindacale per la prevenzione incendi.
Le violazioni all’ordinanza comporteranno sanzioni e responsabilità a norma di legge.
Sono certo che anche in questa occasione vi dimostrerete diligenti e collaborativi, nell’interesse di tutti.
PRENDIAMOCI CURA DELLA NOSTRA MONTE DI PROCIDA