Per resistere di Angela Scotto
Da bambini i nostri genitori ci mettevano a letto augurandoci la “buona notte e sogni d’oro”, accompagnata, spesso, dalla lettura di una favola che cominciava sempre con “C’era una volta, tanto tempo fa, in un paese lontano lontano, una dolce fanciulla …” che alla fine, dopo tante peripezie, sposava l’amato principe azzurro e la favola terminava sempre con “e vissero tutti felici e contenti”.
Indubbiamente, l’effetto rassicurante che quel saluto e quella favola avevano sulle nostre sfere emozionali, è stato determinante nelle fasi cruciali della formazione della nostra personalità. In quel mondo intriso di magia e polvere di stelle, frutto della fantasia di scrittori/educatori, vigeva la regola d’oro secondo la quale, ad buona azione c’è sempre una corrispondente giusta ricompensa, che il bene vince sempre sul male, ma soprattutto che l’amore trionfa sempre. Siamo cresciuti con la convinzione che nella vita “tutto è possibile”, e come nelle favole, cerchiamo in ogni storia sempre il lieto fine, spinti dal bisogno, quasi ossessivo, di sapere che tutte le sofferenze affrontate nel percorso di vita, ci porteranno alla fine al raggiungimento della tanta sognata felicità.
Come se questa fosse il traguardo, il premio finale, l’arrivo di un cammino e non fosse invece da ricercare nel cammino stesso nel mentre, nell’oggi, nell’adesso e nell’ora, senza far dipendere la nostra felicità da un altra persona, caricandola per questo di responsabilità e aspettative, sotto il cui peso finisce per soccombere quel sentimento idilliaco che inizialmente li aveva legati l’uno all’altra, in un dialogo d’amore quasi etereo, dal sapore genuino e verace.
Nel mondo reale, innamorarsi è raro ma non difficile. La vera impresa è conservare quel sogno d’amore anche dopo la sua trasformazione in realtà, perché se incontrarsi resta una magia è non perdersi la vera favola (Massimo Gramellini).
Ma come fare a non perdersi, a mantenere viva la favola, la fiamma dell’amore?
Come fare a superare le tempeste che inesorabilmente si abbatteranno sul “noi”?
Domande dalla portata critico-esistenziale, a cui forse nemmeno Freud in gran forma avrebbe saputo o potuto rispondere.
La verità è che non esiste una ricetta, non c’è una formula che possa andare bene per tutti, ognuno cerca la propria “Per Resistere”. Resistere nel rapporto d’amore per non perdersi, è la più grande sfida con cui uomini e donne si cimentano ogni giorno, nella speranza di riuscire a superare la crisi, prima come singoli individui e poi insieme come coppia.
Cercarsi, rincorrersi, parlarsi, guadarsi, aprirsi, confidarsi, affidarsi, ricordarsi, riviversi, non arrendersi per resistere, ingannarsi, mentirsi, illudersi, aggrapparsi, ferirsi, sanguinare, uccidersi per vivere, per resistere!: Talvolta bisogna resistere, perché solo resistendo ci si ritrova nella favola dell’amore, consapevoli che per resistere e restare, ci vuole coraggio, determinazione e volontà.
Altre volte invece, resistere non basta. Resistere in un corsa disperata che accelera i battiti del cuore e affanna il respiro dell’anima, in una lotta impari contro il tempo di chi ha già deciso, di chi ha già un piede fuori dalla porta, via da quella casa che non conosce l’amore, di chi è uscito dal cerchio della fiducia, di chi è stanco, di chi non crede più nel “me e te” insieme, ed è determinato nel cancellare il “noi”.
Alle ragioni, talvolta ingannevoli a cui ci aggrappiamo per resistere nel rapporto, si contrappongono le ragioni, obiettive e consapevoli, a cui affidarsi per resistere fuori dal rapporto, farsi uccidere nel “noi” per continuare a vivere nell’io, in attesa di raggiungere una nuova dimensione in cui ritrovare se stessi e riprendere il cammino.
In ogni caso, per quanto, destabilizzante, faticoso e sofferente possa essere, la vita ci insegna che in qualunque situazione bella o brutta, gioiosa o dolorante ci possiamo trovare, da soli o in coppia, c’è sempre un buon motivo per resistere, basta crederci!
Testo ispirato dalla canzone Per Resistere scritta da Sabba e gli Incensurabili.
Articolo di Angela Scotto