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BACOLI. TURISMO? NO PARKING. Ass. ALBA FLEGREA

TURISMO? NO PARKING!
L’ITALIA RIPARTE MENTRE BACOLI RESTA FERMA.
Bacoli – Ieri sera si è tenuto un incontro sulla chiusura dei parcheggi tra gli operatori turistici e i tecnici, dal quale è emersa tutta la disperazione mista a rabbia per un provvedimento dell’Amministrazione comunale -di cui deve esserne ancora vagliata la legittimità nelle opportune sedi- che, lo si ripete, se legittimo, poteva e doveva essere assunto in un altro momento e, soprattutto, con forme e modalità diverse.
A ciò si aggiunga la gogna mediatica alla quale vengono sottoposti tutti i giorni i parcheggiatori, qualificati come degli “abusivi” quando, invece, godono di un regolare contratto con l’Ente, pagando le tasse per le attività che svolgono da oltre un trentennio.
“Parcheggiare” tutte le attività economiche di un’intera città che da sempre vive dei frutti dell’indotto turistico, nel peggior periodo socio economico degli ultimi 50 anni, generato dall’emergenza Covid, affossandole nel mare magnum delle falle amministrative, rappresenta uno smacco per la culla dei Campi Flegrei.
L’Amministrazione comunale afferma di aver trovato la soluzione: i “parcheggi di interscambio” -che altro non sono se non le aree di sosta di quattro scuole-, disponibili solo il sabato e la domenica, per poco più di duecento posti auto, nemmeno sufficienti a coprire la sosta per i soli dipendenti delle strutture turistiche. E quali sono i grandi risultati raggiunti con le navette in piena emergenza Covid? Solo 300 fruitori in un intero weekend che, diviso per i due soli giorni in cui viene erogato il servizio di collegamento tra i parcheggi e il mare, si riducono a 75 persone… circa 3 persone per stabilimento.
Non è possibile più rimanere inermi dopo circa un mese dalla chiusura dei parcheggi mentre la città è allo sbando. L’unico risultato raggiunto con i provvedimenti sinora adottati è stato quello di “uccidere” l’intero comparto turistico, con le conseguenti ripercussioni su intere famiglie di lavoratori che non potranno più conservare il proprio posto di lavoro.
Urge una soluzione immediata e, senza dubbio, serve programmazione da parte dell’Ente prima di assumere dei provvedimenti che causano la paralisi della città.
Gli operatori aderenti alle associazioni di categoria chiedono all’Ente comunale un intervento ad horas che possa garantire la ripartenza del turismo e di tutto l’indotto.

Ass. ALBA FLEGREA

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