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Bacoli. Il sindaco fa chiarezza sui parcheggi chiusi.

Bacoli.il sindaco Josi Della ragione comunica.

Per chiarezza. Se gestisco un terreno comunale, e pago un fitto per piantare zucchine e pomodori, devo coltivare zucchine e pomodori. Non posso “far crescere” le auto, incassando 10 o 15 euro per ogni sosta. E se trasformo un terreno agricolo in parcheggio abusivo, e lo faccio per un anno, per cinque anni, per vent’anni, non posso stupirmi se poi un giorno vengono a chiudermi. Per chiarezza. Se esercito l’attività di parcheggiatore, ma non pago le tasse, e lo faccio per un anno, per due anni, per cinque anni, non posso stupirmi se poi una mattina vengono a sequestrarmi il parcheggio. Per chiarezza. Se per aprire un parcheggio c’è bisogno di acquisire una serie di autorizzazioni, e quelle autorizzazioni non le ho, non le chiedo, e lo faccio per un anno, per tre anni, per dieci anni, non posso stupirmi se un giorno arriva la Polizia Municipale e mi ordina di chiudere i cancellieri. Per chiarezza. Se per avviare l’attività di parcheggio devo fare dei lavori, a tutela dell’ambiente e della sicurezza, e non li faccio, ma continuo ad aprire per un anno, cinque anni, quindici anni, non posso stupirmi se un giorno ricevo un verbale da 5.000 euro. E, sempre per chiarezza. Se nel terreno in cui sto facendo parcheggiare auto e moto, incassando in estate migliaia di euro a settimana, non è possibile ottenere le autorizzazioni per esercitare questa attività, vuol dire che questa attività non posso farla. E se, facendo finta di nulla, per trent’anni, apro comunque i cancelli per far parcheggiare auto e moto, non posso stupirmi se un sabato mattina arrivano i vigli urbani e mettono i sigilli all’intera area.

In più, per completezza. Se l’amministrazione comunale, vista l’emergenza Covid, nel marzo 2020, anziché chiudere i parcheggi non in regola, ha esortato tutte le attività a conformarsi alle leggi. E se poi ha incontrato i titolari, ha stilato un vademecum da seguire, ed atteso un’altra primavera, un’altra estate, un altro autunno ed un altro inverno, e poi ancora un’altra primavera, per permettere agli irregolari di adeguarsi alle norme. Non posso stupirmi se una mattina di maggio, più di un anno dopo i solleciti, vengano effettuati i controlli. E, per i parcheggi senza autorizzazioni, siano scattate multe a raffica e chiusura ad horas.

Voglio che a tutti sia chiaro un principio sacrosanto. In cui credo fermamente. Non può esistere alcun turismo di qualità, senza il ripristino della legalità. È un obiettivo ambizioso. Ma, per raggiungerlo, bisogna lavorare tutti insieme. Rispettando le regole. Senza più pensare che il Comune non esista. Senza più dar credito al politico che ti consiglia di “non preoccuparti, tanto me lo vedo io”. Senza più fomentare la cultura dell’”apparamm”. È finita un’epoca, fatta di piaceri e compromessi. Ne deve iniziare un’altra, fondata su diritti e doveri. Un’epoca diversa, in cui l’amministratore pubblico non è chi ti aiuta a coprire illeciti. Ma colui che ti dà la possibilità di vivere, e di lavorare, nella legalità. Senza ombre, ma con trasparenza. Un nuovo tempo in cui i politici non debbono più essere amici di qualcuno. Ma servitori di tutti. Ci vorrà tempo, costanza, e tanto lavoro. Ma possiamo farcela.

Un passo alla volta.

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