Dopo oltre un mese con l’Italia tutta arancione o rossa, tornano le zone gialle. E tornano gli spostamenti tra le regioni, vietati da Natale. Ecco nel dettaglio cosa si potrà fare da lunedì 26 aprile, fermo restando che in tutto il Paese rimane obbligatorio il distanziamento interpersonale e l’utilizzo della mascherina anche all’aperto, salvo per i bambini al di sotto dei 6 anni e per chi fa attività sportiva.
Coprifuoco
Confermato, anche in zona gialla, il coprifuoco dalle 22 alle 5. Sul punto è ancora in corso un acceso dibattito. I partiti di centrodestra spingono per posticiparlo almeno alle 23.
Spostamenti
Gli spostamenti tra regioni in zona gialla tornano a essere liberi, a differenza di quelli tra zone rosse e arancioni. Per questi la mobilità in entrata e in uscita sarà consentita – con autocertificazione – per motivi di lavoro, salute e urgenza. Con una novità: si potrà viaggiare al di fuori delle zone gialle anche per turismo, se muniti di “certificazione verde”, che attesti l’avvenuta guarigione dal coronavirus, l’esito negativo di un tampone, rapido o molecolare, effettuato nelle 48 ore prima di mettersi in viaggio, o la vaccinazione.
Visite ad amici e parenti
Nelle zone gialle sarà consentito un solo spostamento al giorno per andare a trovare parenti e amici tra le 5 e le 22 in massimo 4 persone oltre ai minorenni sui quali si esercita la responsabilità genitoriale. Visite libere e senza restrizioni a partire dal 16 giugno.
Scuola e università
Dal 26 nuove regole anche per la scuola: infanzia, elementari e medie saranno in presenza al 100%, mentre per le superiori la percentuale minima di studenti in presenza è del 70%, fino al 100%. In presenza anche esami e tesi di laurea nelle università, dove viene suggerita l’attività didattica “prioritariamente in presenza”. I
Bar e ristoranti
Con i negozi già aperti, da lunedì via libera anche a ristoranti bar, pub, gelaterie, pasticcerie “con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena” nel rispetto degli orari del coprifuoco, dunque con chiusura alle 22, e dei protocolli di sicurezza. L’apertura dei locali al chiuso, solo a pranzo, è invece fissata dal decreto al 1 giugno. Senza limiti orari, infine, la ristorazione negli alberghi e nelle strutture ricettive.
Sport, piscine e palestre
Dal 26 aprile, nelle zone gialle, sarà consentito lo svolgimento all’aperto di attività sportiva anche di squadra e di contatto, come il calcetto tra amici. Rimane per il momento vietato invece usare gli spogliatoi. A partire dal 15 maggio, sempre in zona gialla, riapriranno le piscine all’aperto e, dal 1° giugno, sarà possibile tornare in palestra.
Palazzetti e stadi
A partire da giugno, in zona gialla, si potrà andare a eventi sportivi con capienza degli stadi o palazzetti non superiore al 25% e non più di 1000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso.
Spettacoli e teatri
Dal 26 aprile riaprono i musei e sarà possibile assistere agli spettacoli in sale teatrali, sale da concerto, cinema, live club e in altri locali o spazi anche all’aperto. È obbligatoria la prenotazione dei posti a sedere e il rispetto di un metro di distanza tra gli spettatori (ad eccezione dei conviventi). La capienza non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata e comunque non possono esserci più di mille spettatori all’aperto e 500 al chiuso.
I centri commerciali
I centri commerciali resteranno chiusi nei week end fino al 15 maggio. Nel decreto ‘bollinato’, -23 pagine totali- non si fa alcun accenno ai centri commerciali, come nelle bozze circolate negli ultimi giorni. Risultato: resta in vigore la misura contenuta nei precedenti provvedimenti, che stabiliva la chiusura il sabato e la domenica e, più in generale, nei festivi e prefestivi.
Fiere e congressi
Bisognerà aspettare più tempo per la ripartenza di fiere, convegni e congressi. La data fissata è quella del 1° luglio.
Parchi tematici e terme
Anche centri termali e parchi tematici riapriranno a partire da inizio luglio.