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Una cabinovia che colleghi Pozzuoli con Bacoli per un trasporto alternativo sui Campi Flegrei

Una cabinovia che colleghi Pozzuoli con Bacoli per un trasporto alternativo sui Campi Flegrei. Questo è il progetto portato avanti dai comuni di Pozzuoli e di Bacoli con l’ausilio di un gruppo di consulenti del territorio. La cabinovia partirà da Pozzuoli e arriverà fino a Miseno, attraversando 15 stazioni in solo 43 minuti. Il percorso previsto sarà di 10.7km, rendendolo uno dei più lunghi in Europa.

Con il tracciato proposto si facilitano i collegamenti con i seguenti siti: Anfiteatro Flavio, Rione Terra, Tempio di Serapide, Torre Toledo, Biblioteca comunale (palazzo Toledo), Villa Avellino, Tempio di Nettuno (corso Terracciano), Terme (via Ragnisco), Tempio di Diana, Tempio di Mercurio, Tempio di Venere, Complesso Archeologico Terme di Baia, Castello Aragonese, Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Piscina Mirabilis, Miliscola, Saccello Augustali, Cento Camerelle, Casina Vanvitelliana, Grotta di Cocceo, Terme di Domiziano. NapoliToday ne ha parlato con l’ingegner Gianni Giannini, membro del gruppo di consulenti.

“Servono 18 mesi per la realizzazione”
“Il progetto è partito circa due anni e mezzo fa – ha spiegato Giannini – ed è partito dopo un convegno sui trasporti nei Campi Flegrei. Nel guardare allo sviluppo del territorio, ci siamo resi conto che in altre parti d’Europa la cabinovia era già una realtà. Praticamente, dove ci sono seri problemi nei trasporti, di accessibilità, hanno risolto con le cabinovie di trasporto urbano. Perché? Perché i costi e i tempi di realizzazione sono tra i migliori in assoluto. Si pensi, ad esempio, ad una metropolitana che per realizzarla servono dai 100 ai 150 milioni a chilometro; mentre per la cabinovia ne bastano 10 a chilometro. Poi i tempi. La cabinovia sui Campi Flegrei, ad esempio, potrebbe essere realizzata in 18 mesi; mentre per la realizzazione di una metropolitana dobbiamo aspettare diversi anni”.

“Un progetto di risanamento ambientale”
“Parliamo di un progetto ecosostenibile – chiarisce l’ingegnere – La produzione di CO2 ormai è un problema mondiale e la cabinovia è il mezzo di trasporto, in assoluto, con il minor numero di emissioni. Dal punto di vista ambientale, la cabinovia è un progetto di risanamento ambientale; mentre dal punto di vista paesaggistico la questione resta aperta. Qualcuno potrebbe dire che questi piloni e fili d’acciaio potrebbero deturpare il paesaggio dei Campi Flegrei, ma nella realtà non è così. Il progetto riguarda, ed è stato impostato, per un mezzo di trasporto totalmente smontabile. Cioè la nostra è un’opera reversibile e se un domani non dovesse servire più, per un qualsiasi motivo, può essere smontata”.

“Progetto frutto di un grande confronto”
“Il progetto è stato presentato dagli Uffici tecnici di Pozzuoli e Bacoli al Bando del trasporto rapido di massa del MIT, per 109 milioni, chiedendo la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera. Il progetto è stato presentato al Parco Archeologico dei Campi Flegrei, al Parco Regionale dei Campi Flegrei e alla Regione Campania. Il progetto è stato il frutto di un grande confronto, anche con le associazioni e le altre realtà del territorio. Sono arrivate anche critiche costruttive che ci hanno molto aiutato”, ha chiarito Giannini.

“In funzione tra circa due anni”
“Essendo realistici, se arriva questa copertura finanziaria, considerando che ci vuole circa un anno da dedicare alla parte burocratica e che ci vogliono 18 mesi per la realizzazione, l’opera potrebbe essere funzionante tra due anni e mezzo. Sono tempi bassissimi rispetto ad altre opere. Il territorio ha bisogno di risposte immediate e quindi i tempi diventano fondamentali”., ha concluso.

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