EDUARDO NON VA MESSO IN SOFFITTA
Chi non ha visto “Natale in casa Cupiello” qualche sera fa? Pochissimi !
5.6 milioni di spettatori per uno share al 23.9 % erano incollati al televisore. Un successone.
Questo testimonia quanto bene farebbe il teatro in TV. Una volta la RAI lo faceva, la stessa commedia, con lo stesso Eduardo de Filippo, fu prodotta due volte, nel 1962 e nel 1977, sarebbe bello se la ammiraglia della RAI dedicasse qualche sera al mese al teatro, non demandando sempre alla splendida sorella minore, RAI5, la diffusione delle cose belle. Su questa piece è stato detto tutto ed il contrario di tutto.
Ci sono state decine di interviste, a Sergio Castellitto, che ha interpretato il personaggio Luca Cupiello e Edoardo de Angelis che ne ha firmato la regia. Interviste, dove è stato sottolineato più volte l’intenzione, sia del regista che del protagonista, di non voler “imitare” il grande Eduardo, sia nella regia che nella interpretazione. “Hanno mise ‘e mane annanze” Potremmo dire noi napoletani, ovvero si sono cautelati preventivamente, in modo da non subire polemiche e critiche che già montavano sui social, appena fu data la notizia che “qualcuno” voleva profanare una delle opere più rappresentative del grande drammaturgo partenopeo.
Indubbiamente la messa in scena è stata diversa. Il Lucariello di Castellitto è stato profondamente diverso da quello di Eduardo (e meno male). É stato più arrabbiato, più violento nel linguaggio, meno poetico e meno infantile di quello Eduardiano. I dialoghi meno ironici, non si è voluta calcare la mano sulle battute divertenti che, nella versione Eduardiana, strappavano l’amara risata che contraddistingue tutti i grandi lavori di de Filippo. É stato tutto molto più drammatico.
Gli altri attori, tutti bravissimi, hanno tutti svolto egregiamente ed in linea con la scelta registica il loro ruolo. Qualche giorno prima , sempre sulla RAI, sulla terza rete stavolta, è stato dato il film, di Mario Martone, “Il sindaco del rione sanità”. Trasposizione cinematografica di un’altra celebre commedia di Eduardo. Anche esso preso di mira sui social con pareri discordanti. Non spetta a me muovere critiche, in questi casi non si può storcere il naso a priori ed anche a posteriori, davanti a progetti che finalmente riportano il grande Eduardo in TV.
I copioni di Eduardo de Filippo devono prendere aria, non devono ammuffire nei cassetti. Il teatro, il cinema e la televisione cambiano, il loro linguaggio cambia, i gusti degli spettatori cambia ed è un bene se registi, attori, produttori, hanno il coraggio di mettere in scena capolavori come quelli citati.
Ognuno con il suo taglio, ognuno con la propria mano, ognuno seguendo il suo stile. I puristi dovrebbero rendersi conto di questo, prima di vedere queste opere e si dovrebbe guardarle senza fare paragoni o parallelismi. L’originale è lì e nessuno lo toccherà mai, nessuna profanazione, nessun dileggio, solo modi di vedere diversi, sempre con il sacro rispetto per chi ha fatto del teatro napoletano un patrimonio artistico mondiale.
Arturo Delogu
Tutti i racconti di Una Finestra sul Mondo. A cura di Monica Carannante
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