Sappiamo con certezza che i primi insediamenti di “massa” sul promontorio montese iniziarono verso la seconda metà del 1600, dopo che nel 1642 la Mensa arcivescovile di Napoli, in seguito alla favorevole risoluzione della vertenza legale con il Regio Fisco per il possedimento del Monte, decise di concedere in enfiteusi vari lotti di terreno ai braccianti procidani.
Si iniziò con il pendolarismo giornaliero e poi con il residenzialismo stagionale fino alla creazione di stanziamenti permanenti a partire dalla prima metà del 1700.
Si passò così dai 15 fuochi (famiglie) cioè circa 75 persone del 1662, non tutti residenti stabili, alle 264 ditte catastali (proprietari del bene) del 1750. Nel 1776 sul nostro Monte vivevano stabilmente circa 1.000 persone e nel 1829 se ne contavano 1.500.
Nel 1861, all’alba dell’unità d’Italia, i montesi residenti erano circa 3.300, arrivando poi a circa 5.000 nel 1910 e quasi 7.000 nel 1929.
Dal 1800 al 1900 sul Monte sono nati circa 10.000 bambini, purtroppo l’altissima percentuale di mortalità infantile, nella fascia d’età da 0 a 6 anni, ne portava via circa un terzo.
Proprio per l’elevata mortalità infantile, nel corso del 1800 l’età media dei defunti era bassissima; si andava dai 16 anni dell’inizio 1800 ai 23 anni del 1850 ai circa 32 anni di fine 1800.
Nel corso del 1800, a Monte di Procida, erano pochissimi a superare i 70 anni di vita eppure non sono mancati casi veramente eccezionali.
Ebbene si, qualche montese è riuscito ad arrivare ai 100 anni, per l’esattezza dal 1644 al 1929 sono 2 i montesi che hanno avuto la fortuna di raggiungere il traguardo dei 20 lustri.
Il primo in assoluto ad arrivare al secolo di vita è stato Gennaro Schiano di Cola, nato nel 1789 da Vincenzo (colono) e da Maria Minieri (filatrice).
Gennaro, procidano di nascita, era un colono che dall’isola si era stabilito sul Monte a coltivare il suo lotto di terreno in via Pietro Colletta. Un contadino dunque dalla “scorza dura” che sposò la montese Maria Ambrosino (nata 1818 – morta 1896) e dal loro matrimonio nacquero 7 figli:
Vincenzo Antonio nato il 27 dicembre 1836
Maria Giuseppa Filomena nata il 19 marzo 1840
Francesco nato il 15 marzo 1842
Angiolo nato il 2 maggio 1845
Rubina nata il 29 dicembre 1847
Michele Zacaria nato 8 maggio 1850
Pietro Paolo nato il 14 febbraio 1853
Gennaro Schiano di Cola probabilmente teneva molto ad arrivare ai 100 anni di vita, tanto che come spesso accade, dopo pochi giorni dal traguardo, si spense alle ore 1:15 del 21 febbraio 1889 nella casa posta in via Pietro Colletta n.40 (arrète re chiàne). E chissà se sapeva di essere stato il primo sul Monte ad arrivare al secolo di vita?
Prima di Gennaro, altri due montesi avevano sfiorato il traguardo arrivando entrambi a 98 anni: la prima fu la signora Fraostina Laragione che nata nel 1750 si spense il 23 luglio del 1848; l’altro fu Michele Pugliese, nato nel 1752 si spense il 31 gennaio del 1850.
Il secondo centenario montese fu invece una donna, la signora Maria Fortunata Scamardella nata a Bacoli nel 1817 da Giacomo e Celeste Massa. La signora Maria Fortunata, di nome e di fatto, abitava a Cappella, lato Monte, e sposò il bacolese Giacobbe Guardascione con il quale ebbe 9 figli:
Maria Cristina 1837
Gennaro 1841
Moisè Vincenzo 1839 (morto dopo 10 giorni)
Gennaro Vincenzo 1840
Anna 1841
Angela Fragostina 1843
Vincenzo Giuseppe 1846
Vincenzo 1848
Maria faustina 1850
Anche la signora Scamardella morì pochi giorni dopo aver compiuto i 100 anni di vita, il 28 gennaio 1917 in via Cappella n.1.
Per concludere vogliamo ricordare anche i montesi che non riuscirono ad arrivare ai 100 anni, fermandosi in alcuni casi, pochi giorni prima. Per l’esattezza sono 5 e sono tutte donne:
Celeste Mazzella, 99 anni, deceduta il 5 Marzo 1899
Maria Teresa Lubrano, 99 anni, deceduta l’8 ottobre 1903
Margarita Lubrano, 99 anni, deceduta il 14 giugno 1906
Maria Vicidomini, 99 anni, deceduta il 4 ottobre 1913
Carolina Coppola, 99 anni, deceduta il 7 Febbraio 1916
Dunque fino al 1929 soltanto 2 montesi hanno raggiunto il secolo di vita e nessuno ha mai superato la soglia dei 100 anni.
Lunga vita ai montesi …e come si suole dire: “ìjà campà cient’ànne ra fòre a chìre ca tiène!”
…made with <3
–Pasquale Mancino