Trovo incredibile che ci sia chi mi contesta di applicare, a favore della nostra città, una legge dello Stato. Chi percepisce il reddito di cittadinanza deve lavorare per il Comune. Punto. Per 8 ore settimanali deve partecipare a progetti di pubblica utilità che aiutano la città ad essere più pulita, più bella, più funzionale. Per 8 ore settimanali devono aiutarci a far vivere meglio la comunità, di cui loro stessi fanno parte. Ossia, devono contribuire a migliorare il paese in cui vivono. Niente di più. Ripeto, per 8 ore a settimana. Non 80. Lo faranno in progetti chiari, lo faranno secondo le proprie capacità, lo faranno coperti da assicurazione pagata dal Comune di Bacoli. Ebbene c’è chi trova tutto questo “sconcertante”. Me ne farò una ragione. Ma resto convinto che è una misura che ho il dovere di adottare, soprattutto in un comune in dissesto, con sempre meno dipendenti e con un’età media dei lavoratori pubblici superiore ai 60 anni. In cui, lo ripeto per i non addetti ai lavori, non si può assumere. Resto convinto che è un’opportunità concreta per dare dignità a tante donne e uomini che ricevono un reddito dallo Stato, e che vogliono quindi ricambiare. Resto convinto che è un’occasione, da non perdere, per dare risposte alla popolazione. Voglio concludere, ringraziando i tanti percettori di reddito che stanno chiamando in Municipio per chiedere di essere ascoltati: perché vogliono fare la propria parte, fin da subito. Insieme, ce la faremo. Sarà bellissimo poter contare anche sul vostro aiuto. Un passo alla volta.
Dal sindaco di Bacoli Josi Della Ragione.