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FUORI DAL COMUNE. FASE DUE : LA RICOSTRUZIONE PARTA DALLE PERIFERIE .

FASE DUE : LA RICOSTRUZIONE PARTA DALLE PERIFERIE .

Lettera aperta al Comune di Bacoli ed alla Flegrea Lavoro Spa .

<< Nella “Fase 2” ci si interroga sulla ripartenza produttiva del paese.

Riteniamo che la ripartenza possa essere un’opportunità per superare i limiti del passato, per migliorare il nostro territorio e la nostra società.

La ricostruzione, pensiamo, deve partire dalle classi e dai quartieri più abbandonati, dalle Periferie perché queste sono le frazioni più degradate in cui vivono i cittadini più deboli.

E’ innegabile, da questo punto di vista, l’attenzione che l’Amministrazione ha recentemente mostrato nella bonifica del lungolago Fusaro all’altezza del parcheggio adiacente il parco Vanvitelliano, intervento reso possibile dai lavoratori del Comune e della “Flegrea Lavoro” che – come in passato – hanno operato in un’area inquinata e nonostante il coronavirus.

L’intervento di pulizia, di chiusura dello scarico, di riassetto delle sponde – con piantumazione anche di fiori – era atteso dai cittadini – e chiesto da questo Coordinamento – mentre l’abbattimento del limitrofo ed inagibile campo di bocce ha recuperato diversi metri quadrati alla pubblica fruizione.

Il fatto che già nel 2014 e nel 2017 l’area fosse stata ripulita, tuttavia, deve far riflettere che senza un costante controllo del territorio, senza un uso di questi spazi da parte dei cittadini, questi luoghi tornano “discariche” come purtroppo sta avvenendo: nell’emiciclo adiacente già ci sono rifiuti, fazzoletti, plastica mentre il muro di recinzione cade “a pezzi”.

Per fare di quest’area un potenziale “belvedere sul lago” – come avemmo a scrivere nel 2014 – sono necessari adesso interventi di decoro e di progetto come:

1) Il rifacimento del muro di cinta, della pavimentazione, dell’illuminazione considerata la posizione scenica del luogo ;
2) L’apposizione di panchine, di cestini per i rifiuti, di indicazioni turistiche ;
3) Un progetto di fruizione pubblica col coinvolgimento dei giovani della zona.

Neanche andrebbe sottovalutato l’ “inglobamento” dell’area nel limitrofo parco Vanvitelliano, intervento possibile con un arretramento dell’attuale recinzione.

Sono idee per impedire che l’area sia nuovamente abbandonata al degrado che ancora insiste su tanti altri tratti del lungolago come quello adiacente le “Grotte dell’acqua”.

Qui le condizioni sono realmente indecenti:

a) Nel canale delle “Grotte dell’acqua” ingombranti, plastica, pneumatici;
b) Sulle sponde rifiuti, sporcizia, materiali per la coltivazione di mitili;
c) Vegetazione incolta e secca;
d) Liquami del “troppo pieno”, fecali essiccati e putrescenti, alghe in decomposizione;
e) Miasmi fognali che impestano l’aria.

Ancora oggi le “Grotte dell’Acqua” – cisterne termali d’età romana con acque calde tuttora sorgive – sono chiuse al pubblico e cadono in rovina tra rifiuti e rovi.

Andrebbe operato anche qui un intervento come quello delle scorse settimane. Andrebbe soprattutto studiato un progetto per il recupero, la valorizzazione, la fruizione pubblica del sito archeologico che finché resterà chiuso continuerà ad essere abbandonato al degrado ed ai vandali.

Se riusciremo a recuperare il nostro territorio, a renderlo vivo e vivibile, a superare distinzioni ambientali e sociali tra cittadini di “seria A” e di “serie B”, allora da questa emergenza ne saremo usciti rafforzati e con un paese decisamente migliore.

Fusaro, 19/05/2020
il Coordinamento delle Periferie (comitato di quartiere) >>

foto del Coordinamento delle Periferie

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