FOCOLAIO COVID-19 A “VILLA MERCEDE”, IL PCIM-L: “SI INDIVIDUINO LE RESPONSABILITA’ POLITICHE E SANITARIE DI QUANTO ACCADUTO ANCHE ALL’OSPEDALE LA ‘SCHIANA’ DI POZZUOLI”
Poveri nonnini di “Villa Mercede”, ieri sera altri 13 risultati positivi al Covid-19, più un’operatrice sanitaria e un’altra cittadina di Serrara Fontana. Nonnini contagiati nella struttura in cui l’Asl e il potere politico li avrebbe dovuti tenere al sicuro. Assurdo!
di Gennaro Savio*
Nei giorni scorsi attraverso la dura presa di posizione del PCIM-L fondato dal Compagno Domenico Savio, nel chiedere pubblicamente che venissero individuate le responsabilità politiche e sanitarie di quanto stava accadendo, denunciammo con forza la gravità del fatto che a “Villa Mercede”, struttura di ricovero per anziani sita sull’isola d’Ischia nel comune di Serrara Fontana, si era generato un focolaio di Covid-19. Un focolaio che vedeva in tutto positivi 8 anziani, di cui due deceduti, e 5 operatori sanitari e che probabilmente era stato importato dall’ospedale la “Schiana” di Pozzuoli dove era stata ricoverata una nonnina infettata e poi deceduta. E nonostante le nostre continue sollecitazioni pubbliche, in questi giorni non abbiamo sentito una sola parola di condanna e di richiesta di far luce sulle responsabilità politiche e sanitarie di quanto stava accadendo a Ischi e a Pozzuoli, da nessuno dei massimi rappresentanti istituzionali della nostra Isola, nonostante a “Villa Mercede” siano ricoverati e lavorino cittadini di tutta l’Isola. Nemmeno, e questo lo diciamo con tanto rammarico e senza voler fare polemiche col primo cittadino, abbiamo ascoltato in tal senso una dura presa di posizione circa l’individuazione delle responsabilità di cosa stesse accadendo, da parte della massima autorità sanitaria del paese, il sindaco Rosario Caruso. Ieri sera, poi, ci siamo trovati dinanzi ad un epilogo drammatico. Infatti sono risultati positivi altri 13 nonnini, 1 operatrice sanitaria e pare un suo familiare. E così, nell’Isola dove la popolazione nella sua stragrande maggioranza sta rispettando con scrupolosità le restrizioni imposte dai decreti emanati dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, Ischia rischia di diventare zona rossa a causa di responsabilità che vanno individuate in chi, politica e sanità campana, doveva tenere in sicurezza ospedali e residenze per anziani. E se da oltre un mese e mezzo a questa parte, così come chiediamo con insistenza, in tutti gli ospedali della Campania fossero stati effettuati tamponi a tappeto agli operatori sanitari, ai ricoverati e a tutti coloro che si apprestavano ad essere ricoverati, non saremmo giunti a tanto. Ne alla “Schiana” ne a “Villa Mercede”. E invece ci troviamo dinanzi ad un vero e proprio disastro sanitario. E a proposito di tamponi, così come abbiamo ribadito anche ultimamente, ora torniamo a chiederci: sono stati finalmente effettuati a tutti gli operatori sanitari dell’ospedale “Rizzoli”, del centro dialisi di Ischia, del reparto oncologico di Ischia Ponte, del centro di salute mentale, dei vari centri sanitari? Sono stati effettuati ai pazienti e al personale in forza a queste strutture? Indipendentemente dai protocolli e dalle procedure, i tamponi sono stati effettuati a tappeto o aspettiamo che possa verificarsi anche altrove un caso “Villa Mercede”? Chi di dovere ci risponda! Intanto non ci resta che esprimere tutta la nostra umana solidarietà a tutti i nonnini di “Villa Mercede”, agli operatori sanitari e ai loro familiari. Agli infettati l’augurio SINCERO di guarire e presto!
*Dirigente del PCIM-L.
Di Gennaro Savio.