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Vendeva patate e semi di zucca in strada, denunciato insieme a altre 30 persone

Pozzuoli, ancora 30 denunciati per mancato rispetto delle misure anti contagio. Nuovo monito del sindaco
Sono 30 le persone denunciate negli ultimi due giorni dalla polizia municipale di Pozzuoli per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità (articolo 650 del codice penale). Nel corso dei controlli effettuati sull’intero territorio comunale per il rispetto del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e delle ordinanze regionali e comunali, gli agenti diretti dal comandante Silvia Mignone hanno anche acquisito tra mercoledì 18 e giovedì 19 marzo 465 autocertificazioni e controllato 45 esercizi commerciali. Questa mattina, infine, è stato anche intercettata una postazione abusiva di vendita di patate e semi di zucca su via Montenuovo Licola Patria: i venditori sono riusciti a dileguarsi prima che arrivasse la pattuglia, mentre la merce è stata sequestrata e data in beneficenza alla mensa del santuario di San Gennaro. 
“I dati ci dicono che c’è ancora gente che circola senza validi motivi, dimostrando di non aver compreso la gravità del momento che stiamo vivendo. Eppure basterebbe guardare a quanto sta accadendo nella città di Bergamo per capire cosa rischiamo – ha dichiarato il sindaco Vincenzo Figliolia – Se non diventiamo tutti più responsabili e ci chiudiamo in casa non riusciremo a porre un argine definitivo alla diffusione del coronavirus. Mi rendo conto che è difficile non uscire, soprattutto con queste belle giornate. Ma dobbiamo farlo per il bene nostro, dei nostri figli e delle persone più deboli”.

Ricordiamo che secondo le direttive in vigore si può uscire solo per comprovate esigenze lavorative o per situazioni di necessità, quali possono essere gli approvvigionamenti alimentari ed i motivi di salute. Il mancato rispetto degli obblighi è punito con l’arresto fino a tre mesi e il pagamento di un’ammenda fino a 206 euro. Secondo quanto disposto dal la recente ordinanza regionale, il trasgressore rischia la segnalazione al competente Dipartimento dell’Asl per esposizione al rischio di contagio e l’obbligo immediato di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni.

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