Cuma- Licola. I lavori di adeguamento del depuratore di Cuma termineranno a settembre e nei prossimi mesi (novembre dovrebbe essere il termine ultimo per l’attivazione di tutte le linee di trattamento) il litorale domitio avrà a pieno regime uno degli impianti più grandi d’Europa con una capacità di trattamento di oltre 1 milione e 200 mila abitanti equivalenti. Il tutto costato alle casse della Regione un investimento complessivo, tra lavori e gestione quinquennale, di oltre 130 milioni di euro, in parte coperti con fondi europei programmazione POR.
Tra pochissimi giorni sarà possibile assistere all’ avvio parziale della Linea fanghi. Un primo passaggio che consentirà di far fronte alla crisi di smaltimento dei fanghi che sta interessando la Campania. E che riduce sensibilmente gli attuali volumi di supero prodotti durante il ciclo di depurazione. Il recupero strutturale dei dismessi digestori e il rifacimento di tutte le connesse opere elettromeccaniche consentiranno anche di ottenere importanti benefici economici, grazie a una sensibile riduzione dei costi.
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Tra i punti più delicati cui dedicare attenzione c’è quello in merito alla qualità finale delle acque trattate che sversano a mare, con i valori dei parametri in uscita ampiamente al di sotto dei limiti di legge mediante la realizzazione del comparto di finissaggio (filtrazione e disinfezione con raggi UV). Realizzati anche il comparto di essiccazione dei fanghi ed il sistema di trattamento del biogas estratto con relativa cogenerazione, nonché il potenziamento delle unità di trattamento aria. Sono stati introdotti accorgimenti per ridurre al minimo gli impatti odorigeni. E’ stato previsto, infine, lo stoccaggio dei fanghi trattati in idonei silos prima del loro invio a smaltimento.
L’associazione Licola Mare Pulito scrive: Crediamo che questa volta possiamo dire finalmente dopo anni di abbandono, e di mala gestione, che il Depuratore di Cuma da questo autunno non dovrebbe, creare più gli annosi problemi a cui eravamo abituati.
La regione Campania su questo impianto ha investito risorse importanti che stanno dando i risultati sperati.
Ora dopo il depuratore bisogna passare alla fase 2 ovvero a sistemare quelle situazioni di inquinamento del mare provocato dai Canali di Quarto Abbruzzese Camaldoli e sopratutto la Colmata qui a Licola.
Solo agendo su queste criticità possiamo sperare in un mare non inquinato e una costa che sia degna di quel passato glorioso che era La Spiaggia di Licola.
Un grazie alle maestranze allo staff tecnico di Palazzo Santa Lucia capitanato da Massimo Mariconda dalla associazione di imprese che ha operato presso il depuratore, alla Pizzarotti Suez che ha gestito i lavori presso l’impianto di Cuma.
Dopo questo risultato credo che ci sia ancora un passaggio che deve restare su questo territorio e riguarda il monitoraggio del aria,e gli scrinning sanitari da parte di ASL NA NORD 2 visto che ha anche lei una dote 12 milioni di euro, di questi aspetti il consiglio comunale a demandato l’amministrazione a interagire con ASL e Arpac affinché ciò si realizzi
fonti licola Mare Pulito e www.2anews.it