i eMusica di Jon Barnes ( Nuvia smooth)
Io sono qui.
«Una moltitudine di crateri e tutti i fenomeni più singolari e diversi dell’idrologia e del vulcanesimo, fonti minerali e termali, ribollenti dal suolo o dalle profondità del mare, fumarole e solfatare con caldissime emanazioni gassose, vulcani spenti e laghi scaturiti dalle voragini di crateri inabissati, boscaglie secolari che ammantano le pendici di altri crateri, lento sprofondare della terra e violento ed improvviso erompere di vulcani, rendono ragione della denominazione che gli antichi dettero a tutta la regione a ponente di Napoli, comprese le isole di Nisida, di Procida e di Ischia: “Campi Flegrei” si dissero dai primi abitatori ellenici, che vedevano ancora nel V secolo l’Epomeo solcato dalle vampe sanguigne delle lave, perché apparivano fiammeggianti e come combusti dal fuoco. Ed accanto alla più lussureggiante vegetazione ed agli aspetti più sereni e lieti della natura, qual è tutto l’amenissimo lido di Pozzuoli e di Baia, il cratere ribollente della Solfatara, la plumbea pesantezza delle acque del lago d’Averno, le caverne e le spelonche sacre al culto dell’invisibile, agli spiriti ed alle voci del mistero» A. Maiuri
Home » Eventi » Anche a Bacoli e Monte di Procida Pozzuoli Jazz Festival dei Campi Flegrei. Video e Programma
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