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Sparatoria a Baia del 19 aprile, accusati un montese ed un giuglianese

La sera del 19 aprile 2019, in un cantiere navale di Baia, scoppiò una violenta lite tra 3 uomini: l’ex gestore del cantiere, il 47enne che lo ha rilevato ed un negoziante che si trova nei pressi del porto.

L’ex gestore e il commerciante andarono lì in auto e durante la discussione spararono contro il 47enne diversi colpi d’arma da fuoco, senza colpirlo perché la vittima si riparò dietro il cancello di ingresso al cantiere navale.

Poi fuggirono con un’auto grigia facendo perdere le loro tracce.

Sul posto intervennero i carabinieri della compagnia di Pozzuoli e della sezione rilievi del nucleo investigativo che rinvennero sull’asfalto 4 bossoli di cartucce per pistola semiautomatica.

Dopo ventiquattr’ore di ricerche i carabinieri hanno identificato e sottoposto a fermo d’indiziato di delitto nonché detenzione e porto illegali di armi coloro che sono ritenuti i responsabili del tentato omicidio: sono un 61enne di Giugliano (C.P.) e un 50enne di Monte di Procida (L.L.N.)

Pare che siano stati immortalati da telecamere private e riconosciuti sia dai militari che dalla vittima.

I carabinieri li hanno rintracciati nei pressi delle loro abitazioni dopo ore di assenza da qualsiasi luogo in cui avrebbero potuto essere stanati.

Ad un familiare del montese pare sia stata anche sequestrata l’auto utilizzata per raggiungere il luogo del delitto.

I due fermati al termine delle formalità sono stati associati al carcere di Poggioreale e, dopo la convalida del fermo da parte del gip di Napoli, per il montese è stata disposta la permanenza in carcere mentre per il giuglianese l’obbligo di dimora fuori dalla regione campania e l’obbligo di presentazione alla p.g. del luogo in cui ha eletto il nuovo domicilio.

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