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Pesca di frodo. Sequestrata una rete da 200 metri nel lago Miseno

DI PATRIZIA CAPUANO DA IL MATTINO  FOTO DI REPERTORIO
Operazione della guardia di finanza contro la pesca di frodo nel lago Miseno a Bacoli: la brigata di Baia ha sequestrato 20 chilogrammi di pescato e una rete da 200 metri, collocata sui fondali del bacino salmastro. Un pescatore, colto in flagranza di reato su una barca a motore, è stato segnalato alla capitaneria di porto di Napoli per violazione delle norme vigenti: per lui scatta una sanzione amministrativa. I prodotti ittici sono stati rimessi nelle acque lacustri, mentre la rete da pesca è stata posta sotto sequestro. «Siamo intervenuti nei pressi della foce di Miseno Casevecchie dopo aver ricevuto delle segnalazioni – spiega il comandante della Brigata di Baia, Francesco Alloni  – Abbiamo accertato il mancato rispetto delle norme, in spregio dei vincoli vigenti. Per la tutela del territorio, l’intera area è oggetto di protezione integrale». Un importante intervento per la salvaguardia del Miseno. Definito un Sito di interesse comunitario, nelle sue acque sono vietati la pesca e la raccolta di molluschi. Per i trasgressori è prevista una multa: in base ad una ordinanza comunale, le sanzioni per chi viola il divieto vigente possono oscillare

da 500 a 6mila euro.

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