Non possiamo non pubblicare il bellissimo articolo di Pasquale Raicaldo su il Caracol sicuramente situato in uno dei piu bei posti di Bacoli ..Capo Miseno
A tavola guardandosi negli occhi. E dichiarando il proprio amore, possibilmente senza smartphone e illuminati dalla luce fioca delle candele. TripAdvisor celebra i ristoranti più romantici d’Italia e la Campania, stavolta, fa incetta di premi. Piazzando tre locali sul podio speciale dei luoghi in cui le frecce di Cupido fanno colpo, eccome. Il ristorante più romantico d’Italia, secondo le recensioni degli utenti del sito di viaggi più grande al mondo, è il Caracol Gourmet di Bacoli, una stella Michelin, terrazza sospesa tra terra e mare con vista mozzafiato sul golfo di Napoli e sulle isole di Ischia e Procida, menù a base di pesce magistralmente tradotto dallo chef Angelo Carannante in piatti che coniugano gusto ed estetica. Il Caracol Gourmet, orgoglio flegreo su scala nazionale, è seguito a ruota dal Terrazza Bosquet di Sorrento, il ristorante gourmet esclusivo legato al Grand Hotel Excelsior Vittoria, e da Il Flauto di Pan, che impreziosisce la cornice di Villa Cimbrone, a Ravello. Seguono, per la cronaca, VUN Andrea Aprea a Milano (4°), seguito da Massimiliano Poggi a Trebbo (5°), Dolce Stil Novo – Alfredo Russo a Venaria Reale (6°), Casa Vissani a Baschi (7°), Ristorante Vitantonio Lombardo a Matera (8°), Arnolfo a Colle di Val d’Elsa (9°) ed Enoteca la Torre – Villa Laetitia a Roma (10°).
“I ristoranti possono essere luoghi speciali per le coppie: fanno da cornice a momenti unici come proposte di matrimonio, anniversari, festeggiamenti o anche semplici cene che entrano però a far parte della storia di una relazione”, spiega Valentina Quattro, portavoce di TripAdvisor per l’Italia, che ha stilato la speciale classica “di luoghi unici dove il piatto forte è il romanticismo non solo a San Valentino, ma tutto l’anno”. L’obiettivo, naturalmente, è “aiutare gli innamorati in cerca di ristoranti speciali in cui trascorrere momenti piacevoli con la propria dolce metà”.
Pasquale Raicaldo
Da www.repubblica.it