il 25 Aprile a proposito del capitolo Acqua, dove si svolgerà la giornata Europea della Balena, con interventi e workshop insieme ad organizzazioni come il WWF ed il CNR.“
Ciclo di eventi dedicati a ‘La Signora delle Balene’The Whale’s Lady’ European Whale Day 25 aprile 2019
Nabilah Beach Club
La rassegna di eventi, “La Signora delle Balene”, nata da un’idea
dell’associazione ‘Share Wood’, ha l’obiettivo di costruire un dialogo
fra l’ambiente e la popolazione che vive sul territorio, orientando il
comportamento collettivo ad un approccio ecologico ed eco etico di
cura e conoscenza della ricchezza che questo mare e questa terra
racchiudono.
La “Signora delle Balene” abita a Torregaveta e si chiama Debora.
Proprio di fronte agli scogli del Nabilah, con la sua posizione
privilegiata nell’ultimo lembo dei campi flegrei, Debora nel 2015, si
tuffò in mare per tentare di salvare un cucciolo di balena che si era
spiaggiato, e ci riuscì. Il suo racconto è emozionante, tanto che
quando narra chi l’ascolta riesce a mettersi in contatto con una parte
molto ancestrale e sconosciuta dove si ritrova la sensazione di essere
parte di un tutto, di non governare ma di partecipare a Madre
Natura. Se seguiamo il nostro istinto ritroviamo una solidarietà con
tutti gli esseri viventi.
ECCO IL VIDEODI PACOSMART CON LE IMMAGINI ESCLUSIVE E L’INTERVISTA A DEBORAH DI MEO
Partiremo dal suo racconto perché Debora ha avuto un’esperienza
unica nella naturalezza di un gesto straordinario. Questo è l’unico
salvataggio in mare documentato di una balena nel Mediterraneo.
Nell’area che si estende dai Campi flegrei fino alle isole di Ischia e
Ventotene, è possibile trovare una valle sottomarina che raggiunge, in
alcuni punti, profondità che arrivano fino a 800 metri.
L’habitat unico che si è creato, denominato Canyon di Cuma, è
diventato una tappa fissa per la balenottera comune, che soprattutto
durante i mesi estivi la utilizza come sito di alimentazione.
Infatti, il 19 febbraio 2015, un cucciolo di balena, dopo aver perso
l’orientamento, si è ritrovato troppo vicino alla riva, finendo per
spiaggiarsi. È stata Debora di Meo, che non appena ha visto il
mammifero in difficoltà, non ha esitato e si è immediatamente
tuffata in acqua per cercare di aiutarlo, spingendolo verso il mare.
Il cetaceo, ferito e disorientato, si è lasciato aiutare da Debora, che
con coraggio lo ha aiutato a riprendere il largo.
La Signora delle Balene, così la chiameremo, è un po’ un simbolo
dell’istinto dell’essere umano e della primordiale spontaneità che lo
muove ad aiutare un altro essere vivente. Un esempio della volontà
condivisa di voler contribuire senza esitazione ad agire in prima
persona per proteggere e salvaguardare le specie animali in generale
e i cetacei in questo caso particolare.
Alla giornata parteciparanno numerose Associazioni che metteranno a disposizione informazioni, gadget e prodotti.
La giornata si articolerà con la mattinata dedicata alla divulgazione scientifica:
11:00-14:30
Workshop e laboratori a cura di: Università della Campania “Luigi Vanvitelli” Caserta,, CNR, ISASI “E. Caianiello”, Istituto Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti – Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pozzuoli, ARPAC, Legambiente, Greenpeace, WWF, Associazione Oceanomare Delphis Onlus, Associazione Battibaleno, e Ardea.
Ingresso con accredito
14.30: Carros de Foc. Prima performance dello spettacolo dedicato all’acqua. Sulla riva del litorale flegreo, in occasione della giornata europea della balena, il mare farà da protagonista. Il sole si immerge al tramonto, tra musica, performers, spettacoli acquatici e creature marine, agli ospiti il compito di vestire secondo i dettami della propria anima.
1600 Concerto Favonio with Special Guest Mimmo Borrelli
18.00 Carros de Foc
Ingresso 15 euro
Bambini ingresso gratuito
25 Aprile prende il via la rassegna culturale “LA SIGNORA DELLE BALENE” organizzata dall’Associazione Sharewood, presso il Nabilah a Torregaveta (Na), che proseguirà con quattro appuntamenti : 23 Giugno, 17 Luglio, 15 Settembre.
La rassegna s’ispira ad un fatto realmente accaduto di fronte alla spiaggia che ospiterà gli eventi, dove è avvenuto l’unico salvataggio documentato di una Balena nel Mar Mediterraneo.
La protgonista di questa incredibile avventura, Debora Di Meo, aprirà con il racconto della sua straordinaria esperienza la giornata dell’European Whale Day. Per la prima volta in Europa una giornata interamente dedicata “alla Balena” che ha lo scopo di sensibilizzare la popolozione locale, e non solo, su temi ambientali di salvaguardia del territorio e del mare. Il canyon sottomarino di Cuma è infatti molto importante per la riproduzione dei cetacei.
La rassegna di eventi, organizzata dall’Associazione Sharewood, ha l’obiettivo di costruire un dialogo fra l’ambiente e la popolazione che vive sul territorio, orientando il comportamento collettivo ad un approccio ecologico ed ecoetico di cura e conoscenza della ricchezza che questo mare e questa terra racchiudono.
Per ogni giornata della rassegna, parte dell’incasso sarà devoluto alle Associazioni che si occupano della salvaguardia dei cetacei
Timeline della giornata del 25 aprile
Proponiamo di seguito una timeline relativa agli interventi e ai
workshop che si terranno durante la giornata.
11:00 – 14:30
Workshop e laboratori
Sessione Introduttiva
11:00 – 12:00
11:00 – 11:20 Saluti iniziali
11.20 – 11:30 Video
11:30 – 12:00 Prima testimonianza
In questa giornata, dunque studiosi, accademici, ricercatori,
rappresentanti dell’associazionismo, si confronteranno esplorando il
mare nostrum al fine di sensibilizzare ed ampliare la conoscenza sul
mondo marino e la salvaguardia delle specie che in esso vivono, a
partire dalle nostre amiche Balene. Il primo evento si prefigge inoltre,
di raccogliere fondi da destinare all’associazione Oceanomare
Delphis.
Oceanomare Delphis: Oceanomare e Delphis MDC, sono due
associazioni italiane che hanno condotto attività di studio e
conservazione dei cetacei nel Mar Mediterraneo fin dal 1999, hanno
deciso nel 2010 di unire le forze e di creare una nuova, più grande
organizzazione
Oceanomare-Delphis Onlus (ODO)
(http://www.oceanomaredelphis.org/index.php?lang=it ) è un ente
non-profit che opera per lo studio e la tutela dei cetacei e degli
ecosistemi in cui abitano, grazie ad azioni di conoscenza,
conservazione, informazione.
Delfini e balene, molto presenti nel mare, nella storia e nella
cultura del Mediterraneo, sono il simbolo universale di un mare
vivo e sano. La loro presenza valorizza naturalmente le coste di
ogni paese.
I cetacei nel Mediterraneo e l’attività umana
Il Mediterraneo è un mare ricco di biodiversità, un bacino chiuso,
fortemente antropizzato e quindi anche estremamente fragile.
Rappresenta meno dell’1% dei mari del Pianeta ma ospita circa il 9%
della biodiversità marina di tutto il mondo. Un tesoro straordinario
che va protetto ma che purtroppo subisce ancora gli impatti
devastanti dell’inquinamento e delle attività umane come la pesca
eccessiva, illegale e distruttiva – che sta letteralmente svuotando i
nostri mari e in particolare il nostro Mediterraneo. Le risorse ittiche un
tempo abbondanti oggi sono sempre più al collasso e ad essere a
rischio non è più solo il futuro del mare nostrum ma anche quello dei
pescatori, delle comunità costiere e di tutte quelle economie che
dipendono dalla salute e vitalità del mare.I governi del Mediterraneo hanno preso impegni per la tutela di
questo fragile ecosistema ma i risultati non sono all’altezza delle
attese. E’ il caso ad esempio del Santuario dei Cetacei: una riserva
che purtroppo è rimasta solo sulla carta!
Creato a seguito di un Accordo tra Italia, Francia e Principato di
Monaco nel 2002 per tutelare i cetacei che popolano questo tratto di
mare, è riconosciuto come Area a Protezione Speciale della
Convenzione di Barcellona. Ancora oggi però è di fatto una riserva
marina solo sulla carta: nessuna tutela specifica dell’area, nessun
progetto coerente, nessun controllo mirato.
E così mentre i cetacei nel Mediterraneo diminuiscono, le minacce
invece aumentano.
Parlando di balene e delfini, la prima immagine che ci viene in
mente sono i grandi oceani dove queste meravigliose creature vivono
e viaggiano per migliaia di chilometri.
Ed in effetti è così, gli oceani rappresentano l’ambiente naturale
ideale per molte specie di cetacei che seguono le grandi rotte che da
nord a sud attraversano l’intero pianeta.
Cetacei a rischio: La salvaguardia delle balenottere comuni che
nuotano nel Mediterraneo e la loro tutela vengono continuamente
minacciate, principalmente dall’attività umana, che influisce
negativamente da più punti di vista.
Il WWF lancia l’allarme sull’impatto del traffico marittimo nel mare
nostrum per le grandi specie marine. Ogni anno, secondo il WWF la
media dei grandi mammiferi marini uccisi dalle collisioni con le navi
è di 40 esemplari l’anno*.
“Corsica Sardinia Ferries, consapevole dell’importanza del mare e
della sua salute, supporta da oltre dieci anni Università, Organismi
scientifici e Associazioni, in un’intensa attività di ricerca e
monitoraggio dell’ambiente marino e delle specie che lo abitano, al
fine di contribuire alla raccolta dati, allo studio e alla divulgazione
della conoscenza e alla promozione della consapevolezza
ambientale. Da quest’anno conferma il suo impegno per la
salvaguardia del patrimonio biologico del Mediterraneo con
l’installazione a bordo di quattro unità della flotta: Pascal Lota, Mega
Express, Mega Express Four e Mega Andrea del sistema REPCET,
collaborando attivamente alla protezione del Santuario Pelagos.
Il WWF chiede anche alle altre aziende di trasporto marittimo
passeggeri e cargo italiane un atto volontario di buona volontà a
protezione dei cetacei.
“La competizione per lo spazio tra noi e il mondo animale è destinato
ad aumentare in futuro – ha dichiarato Giuseppe Di Carlo, leader
della Mediterranean Initiative del WWF – in particolare nel
Mediterraneo. Il WWF saluta favorevolmente l’iniziativa di Corsica
Ferries e lancia un appello a tutte le compagnie italiane di trasporto
marittimo passeggeri e cargo che incrociano nelle acque del
Santuario Pelagos perché si dotino volontariamente di un sistema
efficace per evitare la morte di decine di cetacei. Inoltre, poiché la
maggior parte degli habitat dei cetacei nella zone a nord-ovest del
Mediterraneo non è compreso nell’area del Santuario Pelagos, il
WWF appoggia un’estensione delle forme di protezione di questi
animali fino alle acque spagnole al fine di tutelare in maniera più
efficace queste specie”.
L’ingerimento massiccio di plastica provoca l’avvelenamento degli
animali portando inevitabilmente la morte dello stesso. In aggiunta,
la plastica in acqua tende a rompersi formando le cosiddette
microplastiche, piccoli pezzetti che vengono assimilati a livello
molecolare dallo zooplancton che diventa a sua volta un vettore di
inquinamento.
Un discorso a parte è rappresentato dai sonar marini, specialmente
militari, che sono capaci di uccidere i cetacei più sensibili come lo
zifio.
I cetacei infatti utilizzano un sonar naturale per orientarsi e per
comunicare tra loro e i sonar militari interferiscono in questo sistema
provocando il disorientamento dell’animale.
Un problema è dato dai sonar che vengono ritrovati anche nelle
esplorazioni marine alla ricerca di idrocarburi che utilizzano onde
sonore per trovare le riserve di combustibili fossili.
Le perforazioni del fondale oceanico aggravano il problema non solo
con eventuali sversamenti di petrolio, ma anche e soprattutto con
l’inquinamento acustico provocato.
Il ruolo cruciale delle associazioni per la salvaguardia dei mari
e delle specie marine
Fortunatamente, ci sono numerose onlus e associazioni che si
preoccupano della salvaguardia dei cetacei nel Mediterraneo. “Corsica Sardinia Ferries, consapevole dell’importanza del mare e
della sua salute, supporta da oltre dieci anni Università, Organismi
scientifici e Associazioni, in un’intensa attività di ricerca e
monitoraggio dell’ambiente marino e delle specie che lo abitano, al
fine di contribuire alla raccolta dati, allo studio e alla divulgazione
della conoscenza e alla promozione della consapevolezza
ambientale. Da quest’anno conferma il suo impegno per la
salvaguardia del patrimonio biologico del Mediterraneo con
l’installazione a bordo di quattro unità della flotta: Pascal Lota, Mega
Express, Mega Express Four e Mega Andrea del sistema REPCET,
collaborando attivamente alla protezione del Santuario Pelagos.
Il WWF chiede anche alle altre aziende di trasporto marittimo
passeggeri e cargo italiane un atto volontario di buona volontà a
protezione dei cetacei.
“La competizione per lo spazio tra noi e il mondo animale è destinato
ad aumentare in futuro – ha dichiarato Giuseppe Di Carlo, leader
della Mediterranean Initiative del WWF – in particolare nel
Mediterraneo. Il WWF saluta favorevolmente l’iniziativa di Corsica
Ferries e lancia un appello a tutte le compagnie italiane di trasporto
marittimo passeggeri e cargo che incrociano nelle acque del
Santuario Pelagos perché si dotino volontariamente di un sistema
efficace per evitare la morte di decine di cetacei. Inoltre, poiché la
maggior parte degli habitat dei cetacei nella zone a nord-ovest del
Mediterraneo non è compreso nell’area del Santuario Pelagos, il
WWF appoggia un’estensione delle forme di protezione di questi
animali fino alle acque spagnole al fine di tutelare in maniera più
efficace queste specie”
Il risultato ottenuto sul sistema salva-cetacei è un altro passo in
avanti della Campagna #GenerAzioneMare del WWF Italia, lanciata
quest’anno allo scopo di creare delle comunità consapevoli
dell’importanza del valore degli oceani e allo stesso tempo capaci di
difenderlo da chi continua a impoverirlo. Habitat e specie marine
subiscono infatti una pressione insostenibile a causa di molteplici
fattori, tra cui inquinamento da plastiche, pesca eccessiva, trasporti,
urbanizzazione selvaggia delle coste, etc.
Battibaleno, dal canto suo, è una libera associazione culturale
italo-francese, senza alcuna finalità di lucro.
Lo scopo principale della associazione Battibaleno è quello di
proteggere la popolazione marina del bacino del Mediterraneo ed in
particolare ampliare la conoscenza comportamentale e biologica
della Balaenoptera Physalus, per poter meglio preservarne la specie
ed il suo ambiente naturale. Battibaleno opera con entusiasmo e
passione, favorendo un approccio moderato e propositivo ai temi
legati alla salvaguardia dell’ambiente.
Senza mai superare le proprie sfere di competenza ed evitando le
posizioni eccessive, Battibaleno promuove la conoscenza dei
mammiferi marini per favorire la loro protezione e fonda ogni
iniziativa sull’entusiasmo costruttivo di chi si sente coinvolto e non
sulla ricerca dei presunti colpevoli del degrado del mare.
Battibaleno vuole sviluppare fra marinai, diportisti e tutti gli
appassionati del mare, un numero sempre maggiore di “navigatori
naturalisti” in grado di rappresentare in prima persona gli interessi
del nostro mare, navigando nel rispetto dello spirito sportivo della
navigazione, delle sue regole, della vita di bordo e dell’ambiente.
Battibaleno mobilita tutte le sue risorse per la realizzazione di
progetti di salvaguardia ambientale, non fa parte dell’articolazione
di nessun partito politico e non richiede fondi pubblici per proseguire
nella propria azione.
Greenpeace è da sempre impegnata nella difesa di tutti i mari del
pianeta, e del Mediterraneo in particolare. Impegnata con costanza
contro le baleniere all’Artico per proteggere le aree più remote e
sensibili, fino al nostro Mediterraneo, minacciato dalla pesca
eccessiva e distruttiva e dall’inquinamento.
L’Istituto Tethys ONLUS è una organizzazione senza fini di lucro
dedicata alla conservazione dell’ambiente marino attraverso la
ricerca scientifica e la sensibilizzazione del pubblico; fondata nel
1986, ha sede presso l’Acquario Civico di Milano. Lo scopo primario
di Tethys è la conservazione dell’ambiente marino attraverso il
supporto di conoscenza scientifica alle misure e alle normative in
materia di tutela ambientale e delle specie, la partecipazione al
processo internazionale di conservazione, e l’educazione e
sensibilizzazione del pubblico. In quasi tre decenni di attività, Tethys
ha prodotto uno dei più vasti dataset sui cetacei del Mediterraneo
comunicando i risultati delle proprie ricerche attraverso centinaia di
pubblicazioni scientifiche.
L’Istituto Tethys si è fatto inoltre promotore di un progetto che, anche
attraverso il sostegno del FAI – Fondo Ambiente Italiano, si prefigge di
valorizzare la conservazione del Santuario Pelagos. Nell’ambito di
questa iniziativa, l’Istituto ha chiesto la collaborazione della Guardia
Costiera, riconoscendone il ruolo di assoluta centralità e riferimento nel contesto marittimo nazionale e internazionale, quale
organizzazione che opera per la tutela dell’ambiente marino e
costiero, impegnata costantemente – e in prima linea – in difesa del
mare.
Keep the planet
Fondata nel 2016, Keep the Planet è una ONG ambientalista creata
per supportare la conservazione della natura. Grazie all’educazione
ambientale, Il suo obiettivo è quello di
sviluppare nuove vie di sviluppo sostenibile nelle aeree del pianeta
dove la conservazione dell’ambiente non è più rimandabile.
Seconda sessione-Riflessione
12:00 – 13:00
12:00 – 12:20 Presentazione associazione Oceanomare Delphis
12:20 – 12:30 Video
12:30 – 13:00 seconda testimonianza
Terza sessione-Conclusioni
13:00 – 14.30
13.00 – 13.20 Presentazione associazione
13:20 – 13:30 Video
13:30 – 14:00 Terza testimonianza
14:00 – 14:30 Tavola rotonda e conclusione dei lavori
14:30 – 20:00
Musica dal vivo, dj set e punti ristoro