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Monte di Procida storia e curiosità, il mistero della tomba tedesca nel cimitero montese

Nella zona della SS. Addolorata del cimitero di via Torrione a Monte di Procida, alla fine della seconda fila a sinistra della chiesa, vi è una vecchissima tomba con una lapide in marmo antico che reca inciso e piombato il nome di un cittadino tedesco: “Heinrich Dormann“. Alla base della lapide, che mostra candidamente tutti i segni del tempo, si legge solamente “Geboren” (nato) in quanto una lastra di marmo di più moderna fattura nasconde, probabilmente, l’anno di nascita e la data di morte. Non vi sono epitaffi ne alcun tipo di riferimento specifico.

L’orribile ritrovamento e l’insolita sepoltura unite all’assenza di informazioni hanno alimentato, nel corso dei decenni, voci e dicerie varie; tra le più frequenti vi è quella che narra di un soldato tedesco lanciatosi in volo da un aereo militare e ritrovato morto sulla spiaggia di Cuma con ancora il paracadute addosso e poi trasportato a spalla da alcuni montesi fino al cimitero.

Un’altra voce, ancora più intrigante, afferma che Dormann fosse una temibile spia tedesca e per questo motivo venne catturato ed ucciso dagli inglesi ed il suo corpo gettato in mare.

Il mistero che aleggia intorno a questa tomba è arrivato fino ai nostri giorni; ancora oggi molti anziani montesi raccontano con convinzione le voci suddette, magari arricchite con altri dettagli e variazioni ma che hanno tutte in comune la storia del pericoloso militare tedesco e del suo terrificante ritrovamento nelle nostre acque.

Questa storia mi ha sempre incuriosito tanto ed ultimamente, spinto anche da un amico, mi sono messo ad indagare un po’ più a fondo. Inizialmente tutte le ricerche risultavano vane, proprio non si riusciva a trovare nessuna informazione su “Heinrich Dormann” ed il mistero si infittiva sempre di più; avevo anche incominciato a pensare che qualcuno avesse fatto sparire tutti i riferimenti e la leggenda della spia tedesca forse non era proprio del tutto campata in aria.

Poi, come spesso accade, mentre cercavo tutt’altro, d’improvviso il suo nome (storpiato) mi è comparso davanti agli occhi, come se fosse stato lui a trovare me.

Il motivo per il quale non riuscivo ad ottenere alcuna informazione era dovuta al fatto che il nome del tedesco “Heinrich Dormann“, nei documenti ufficiali è stato italianizzato in “Enrico Dorman” nato a Brema approssimativamente nel 1854 e trovato cadavere nel 1894.

Dall’anno del decesso è possibile stabilire che la prima diceria non può corrispondere a verità in quanto l’invenzione del paracadute a zaino, quello utilizzato dai militari, risale solamente al 1911 ed il primo corso per paracadutisti militari fu effettivamente istituito in Germania, ma solo nel 1936.

Anche la storiella della spia tedesca sembra non trovare molto riscontro, in quanto lo spionaggio germanico si sviluppò soprattutto durante la prima guerra mondiale (1915-1918), quando gli uomini del Kaiser furono mandati a sbirciare i piani dei nemici.

Ma allora chi era veramente Heinrich Dormann o Enrico Dorman, così come era chiamato in Italia?

Per rispondere a questa domanda possiamo citare il verbale di constatazione di morte redatto dal Procuratore del Re presso il tribunale civile e penale di Napoli in data 31 luglio 1894.
In quel verbale si dichiara che alle ore 7:00 della mattina del 16 luglio 1894, Giuseppe Ciccarelli fu Luigi e Aniello Esposito fu Ambrogio, mentre si trovavano lungo la spiaggia di Torregaveta notarono il cadavere di un uomo sconosciuto. I due cittadini corsero subito presso la casa comunale montese ad informare il vice sindaco delegato, Romualdo Scotto di Santolo, il quale allertò il pretore di Procida che accorse sul luogo del ritrovamento insieme al dottor Antonio Galatolo, ne constatò la morte e ne ordinò l’interramento presso il nostro cimitero.

Nel verbale viene anche riportato che non era stato possibile recuperare tutte le generalità dell’uomo, tranne che si chiamava Enrico Dorman, nativo della città di Brema in Germania, presentava un’apparente età di 50 anni, aveva mustacchi biondi ed era vestito con abito nero, gilet bianco e pantaloni a righe. L’uomo era domiciliato a Napoli, alla piazzetta del Leone in zona Mergellina ed era un insegnate di lingua tedesca.

Esaminando il verbale, se proprio vogliamo, anche noi, azzardare un’ipotesi o più propriamente una “nuova diceria“, considerando che il 16 luglio 1894 era un lunedì, è probabile che il biondo e baffuto professore di Brema fosse andato a trascorrere la domenica o forse tutto il week end ad Ischia, l’isola tanto amata dai tedeschi.
Dall’abito elegante e di colore nero possiamo immaginare che fosse vestito per qualche occasione particolare e che forse è semplicemente caduto in mare dal traghetto o dalla costa, magari in seguito ad un improvviso malore o forse è stato vittima di chissà quale avversa circostanza e senza vita sospinto dal mare fino alla nostra riva.

Forse non sapremo mai come andarono realmente le cose, ma almeno abbiamo fatto un po’ la sua conoscenza e probabilmente cancellato per sempre qualche storico pettegolezzo.

Una cosa però è certa, a distanza di 125 anni, nonostante che le varie dicerie non lo dipingessero come un uomo amichevole e benevolo, i montesi non gli hanno mai fatto mancare il loro affetto. Ancora oggi sulla sua vecchia ed usurata tomba è possibile trovare un rosario, una statuetta di padre Pio ed anche dei fiori secchi, probabilmente riciclati, ma che comunque dimostrano il grande cuore dei montesi.

Ho voluto scrivere questo articolo per ricordarlo ed onorarlo e per fare in modo che, se qualche suo lontano parente facesse, oggi, una ricerca in Internet potrebbe almeno conoscere le sue disgraziate sorti e soprattutto scoprire il luogo della sepoltura. Ed è per questo motivo che riporto qui sotto l’intero articolo tradotto in tedesco ed il mio contatto facebook.

Scusi professor Dormann …e torni a riposare in pace!

…with <3
— Pasquale Mancino

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Übersetzung ins Deutsche

Im Bereich der SS. Addolorata in der Via Torrione in Monte di Procida, am Ende der zweiten Reihe links von der Kirche, befindet sich ein sehr altes Grab mit einer alten Marmortafel mit dem Namen eines deutschen Bürgers: “Heinrich Dormann”. An der Basis der Gedenktafel, die offenbar alle Zeichen der Zeit zeigt, lesen wir nur “Geboren”, da eine Marmorplatte aus moderneren Rechnungen wahrscheinlich das Geburtsjahr und das Todesdatum verbirgt. Es gibt keine Epitaphien oder irgendeine Art spezifischer Referenz.

Die schreckliche Entdeckung und die ungewöhnliche Bestattung in Kombination mit dem Mangel an Informationen haben im Laufe der Zeit Gerüchte und verschiedene Gerüchte gespeist; Unter den häufigsten ist derjenige, der von einem deutschen Soldaten erzählt, der von einem Militärflugzeug abgeflogen wurde und am Strand von Cuma mit dem Fallschirm tot aufgefunden wurde und dann von einigen Bergsteigern auf den Schultern auf den Friedhof getragen wurde.

Noch interessanter ist eine andere Stimme, nach der Dormann ein furchterregender deutscher Spion war. Aus diesem Grund wurde er von den Briten gefangen genommen und getötet, und sein Körper wurde ins Meer geworfen.

Das Geheimnis, das um dieses Grab herum schwebt, hat unsere Tage erreicht; Noch heute erzählen viele alte Bergleute die oben genannten Stimmen mit Überzeugung, vielleicht bereichert mit anderen Details und Variationen, aber alle haben die Geschichte des gefährlichen deutschen Militärs und seiner furchterregenden Entdeckung in unseren Gewässern gemeinsam.

Diese Geschichte hat mich immer so fasziniert und in letzter Zeit, von einem Freund getrieben, habe ich beschlossen, ein wenig gründlicher nachzuforschen. Leider waren alle Nachforschungen vergebens, es war unmöglich, Informationen über “Heinrich Dormann” zu finden, und das Rätsel wurde immer dichter; Ich hatte auch begonnen zu glauben, dass jemand alle Referenzen verschwinden ließ und die Legende des deutschen Spions vielleicht nicht ganz in der Luft lag.

Dann, wie so oft, während ich nach etwas anderem suchte, erschien es plötzlich vor meinen Augen, als ob er mich gefunden hätte.

Der Grund, warum ich keine Informationen erhalten konnte, lag darin begründet, dass der Name des deutschen “Heinrich Dormann” in den amtlichen Dokumenten in “Enrico Dorman”, ungefähr 1854 in Bremen geboren, italienisch gemacht wurde und 1894 eine Leiche fand.

Ab dem Todesjahr kann festgestellt werden, dass das erste Gerücht nicht der Wahrheit entsprechen kann, da die Erfindung des Rucksack-Fallschirms, die vom Militär verwendet wird, erst 1911 zurückgeht und der erste Kurs für Militär-Fallschirmjäger tatsächlich in Deutschland etabliert wurde erst 1936

Selbst die Geschichte des deutschen Spions scheint wenig Beweise zu finden, da sich die germanische Spionage vor allem während des Ersten Weltkriegs (1915-1918) entwickelte, als die Männer des Kaisers geschickt wurden, um die Pläne der Feinde zu untersuchen.

Wer war eigentlich Heinrich Dormann oder Enrico Dorman, wie er in Italien genannt wurde?

Zur Beantwortung dieser Frage können wir den am 31. Juli 1894 vor dem Zivil- und Strafgericht von Neapel vom Staatsanwalt des Königs erstellten Bericht über die Todesfunde zitieren.
In diesem Bericht heißt es, dass Giuseppe Ciccarelli am Morgen des 16. Juli 1894 um 7:00 Uhr Luigi war und Aniello Esposito Ambrogio war, während sie am Strand von Torregaveta die Leiche eines unbekannten Mannes bemerkten. Die beiden Bürger eilten sofort zum Gemeindehaus von Montese, um den stellvertretenden Bürgermeister, Romualdo Scotto di Santolo, zu informieren, der den Richter Procida alarmierte, der zusammen mit Dr. Antonio Galatolo zur Entdeckungsstätte gerannt war Deponie auf unserem Friedhof.

In dem Bericht wird auch berichtet, dass es nicht möglich war, alle Persönlichkeiten des Mannes wiederzugewinnen, außer dass er Henry Dorman hieß, ein gebürtiger Bremer in Deutschland, der ein scheinbares Alter von 50 Jahren hatte, einen blonden Schnurrbart hatte und gekleidet war Schwarze, weiße Weste und gestreifte Hose. Der Mann hatte seinen Wohnsitz in Neapel an der Piazzetta del Leone in der Region Mergellina und war ein deutschsprachiger Lehrer.

Wenn wir den Bericht untersuchen, wenn wir wirklich auch in eine Hypothese oder besser in ein “neues Gerücht” einsteigen wollen, wenn man bedenkt, dass der 16. Juli 1894 ein Montag war, dann ist es sehr wahrscheinlich, dass der blonde und brüchige Bremer Professor in Bremen ausgegeben hat Sonntag oder vielleicht das ganze Wochenende in Ischia, der beliebtesten Insel der Deutschen.
Von dem eleganten und schwarzen Kleid können wir uns vorstellen, dass sie zu besonderen Anlässen gekleidet war und vielleicht von der Fähre oder von der Küste ins Meer gefallen war, vielleicht nach einer plötzlichen Krankheit oder vielleicht war sie Opfer einer ungünstigen Situation und ohne Leben vom Meer zu unserem Ufer geschoben.

Vielleicht wissen wir nie, wie die Dinge wirklich gelaufen sind, aber zumindest haben wir ein bisschen von seinem Wissen getan und vielleicht ein paar historische Klatsch für immer gelöscht

Eines ist jedoch sicher, nach 125 Jahren, trotz der verschiedenen Gerüchte, die ihn nicht als freundlichen und wohlwollenden Mann darstellen, haben die Montesi ihn nie dazu gebracht, ihre Liebe zu vermissen. An seinem alten und abgenutzten Grab findet man noch heute einen Rosenkranz, eine Statuette von Pater Pio und auch einige getrocknete Blumen, die wahrscheinlich recycelt wurden, die jedoch das große Herz der Einwohner von Montesi kennzeichnen.

Ich wollte diesen Artikel schreiben, um sich daran zu erinnern und ihn zu ehren, und um sicherzustellen, dass, wenn einige seiner entfernten Verwandten es heute tun würden, eine Suche im Internet zumindest sein unglückliches Schicksal erkennen und vor allem den Ort der Bestattung entdecken könnte. Aus diesem Grund berichte ich nachfolgend den gesamten Artikel ins Deutsche.

Entschuldigen Sie, Professor Dormann …und kommen Sie zurück, um in Ruhe zu ruhen!

— Pasquale Mancino
https://www.facebook.com/montediprocida

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