Il Pascale apre le porte al Benin: presto giovani medici africani verranno a Napoli per corsi di formazione e stage. Gli oncologi del polo oncologico di via Semmola sono pronti a partire per avviare le basi di una nuova rete oncologica con l’Africa. L’occasione l’ha offerta una giovane beninese, Licia, affetta da un tumore al polmone, nel suo paese non aveva un futuro, qui a Napoli, è stata presa in carico dall’equipe di Alessandro Morabito . Le sue condizioni sono subito migliorate. Licia è ancora ricoverata al Pascale, la cura, tutta a carico dell’Istituto dei tumori e della Regione Campania, è lunga, ma per la giovane la speranza ha un futuro. Come potrebbe averlo per tanti altri giovani del suo paese. E ieri per stringersi intorno a Licia e per avviare l’iter di un percorso di collaborazione Napoli-Benin, nell’Istituto sono venuti il console del Benin a Napoli, Giuseppe Gambardella e il Presidente della “Sorridi Konou Konou Africa Onlus”, Professor Enrico Di Salvo.
“Ringrazio la direzione generale dell’Istituto Pascale – ha detto Gambardella – e il prof. Di Salvo – Questa mia visita di oggi rappresenta solo la prima occasione di altri incontri che si concretizzeranno in un protocollo d’intesa con il Ministro della Salute del Benin.
“Sono felice – ha detto Di Salvo – che il Pascale e in particolare il suo direttore Attilio Bianchi, hanno manifestato una così grande apertura , che mi dà la certezza che si potranno fare cose importanti a favore della popolazione beninese>.
Per il management del Pascale un altro tassello si aggiunge all’idea che la ricerca e la cura oncologica può funzionare solo se messa in rete. “Siamo noi a ringraziare il governo del Benin che ha scelto il nostro istituto; grazie anche alla dottoressa Antonella Guida della Direzione Generale Sanità della Regione Campania per il decisivo supporto. Si apre con oggi una nuova prospettiva di collaborazione internazionale.”