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Wavìnba per il Madcap, un festival per la ricostruzione

Un festival di solidarietà per ricostruire il locale distrutto da un incendio.

È quello che sta succedendo a Bacoli, in provincia di Napoli, dove, la notte tra il 28 e il 29 luglio, il Madcap Public House è stato ridotto in cenere. Sarebbe stato un cortocircuito, una fatalità, che ha tolto al paese uno dei pochi luoghi di aggregazione giovanile.

Venerdì 6 ottobre ci sarà dunque un “Wavìnba per il Madcap”, un festival nato dalle idee di alcuni ragazzi del posto che hanno messo a disposizione lo spazio e le proprie competenze per accogliere il maggior numero di persone e devolvere tutto l’incasso alla ricostruzione del pub.

Un evento possibile grazie soprattutto all’ondata di solidarietà che subito è giunta in soccorso dei tre ragazzi che gestiscono il locale: “Già la mattina dopo l’incendio sono iniziati ad arrivare messaggi sul cellulare, su facebook, sulla pagina del locale, noi eravamo spossati, non sapevamo cosa rispondere, ma non ci siamo sentiti mai soliraccontano Vincenzo, Giuseppe e Rossella, i gestori. Tra i primi messaggi arrivati proprio quelli delle band che conoscevano il locale e che si esibiranno sul palco del festival: gli Hydronika, i Runaway, Daniele Sepe e i Sula Ventrebianco. Tanti flussi di energia che l’associazione Re_Arch, con il supporto dell’Associazione Io Ci Sto, ha dovuto semplicemente canalizzare, creando prima una campagna di crowdfunding online che ha già superato il 50% del proprio obiettivo (https://it.ulule.com/ricostruiamo-il-madcap/) e mettendosi poi all’opera per l’organizzazione dell’evento che si terrà a Miliscola, sul litorale di Bacoli, in un’area naturale a due passi dal mare.

Come lo stesso responsabile del festival afferma: “Lo sforzo dell’organizzazione c’è ma è sicuramente inferiore rispetto alle passate edizioni, abbiamo ricevuto supporto da tante persone, dalla condivisione social, alle strutture, alla mera manovalanza. Se tutto ciò è possibile è davvero merito della comunità che gira attorno al Madcap e che ne conosce l’importanza sociale che ha per Bacoli”. Oltretutto il locale era riuscito a superare le difficoltà che tante imprese vivono al sud e, come recita la campagna di raccolta fondi organizzata dai ragazzi del posto “[…] abbiamo visto tre ragazzi costruire qualcosa di importante, per loro e per la nostra zona, e vedere progetti del genere che vanno a buon fine non può che fare bene e dare speranza alle persone che ci vivono […]”.

Ancora una volta sono i giovani a dimostrare che il senso di comunità e di appartenenza esistono ancora e che possono sostenere i progetti, i sogni, di chi decide di restare e lavorare col fine creare qualcosa di buono per la propria città.

 

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